Il principe di Roma, la recensione di un nuovo Canto di Natale

Il film con Marco Giallini arriva nelle sale dei cinema dal 17 novembre

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Il principe di Roma, Marco Giallini

Presentato alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public, il nuovo film con Marco Giallini è stato uno dei titoli più attesi dal pubblico dell’Auditorium che ne ha affollato l’anteprima. Dal 17 novembre Il principe di Roma è nelle sale di tutta Italia, distribuito da Lucky Red, un sogno realizzato per il regista Edoardo Falcone che dichiaratamente fa risalire il suo desiderio di raccontare una storia come questa alla sua infanzia.

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Un nuovo ‘Canto di Natale‘ dickensiano ambientato in una realtà che il nostro cinema ha reso familiare anche ai non romani e che in questa occasione viene riportata in vita dal ricco cast, completato da Giulia Bevilacqua, Filippo Timi, Sergio Rubini, Denise Tantucci, Antonio Bannò, Liliana Bottone, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti e Giuseppe Battiston.

Il principe di Roma

IL FATTO: Roma, 1829. Bartolomeo è un uomo ricco e avido che brama il titolo nobiliare più di ogni cosa. Nel tentativo di recuperare il denaro necessario a stringere un accordo segreto con il principe Accoramboni per ottenere in moglie sua figlia, si troverà nel bel mezzo di un sorprendente viaggio a cavallo tra passato, presente e futuro. Guidato da compagni d’eccezione dovrà fare i conti con sé stesso e conquistare nuove consapevolezze.

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L’OPINIONE: Il principe di Giallini è quello che facilmente ci si può immaginare di trovare entrando in sala, con il trailer a togliere facilmente ogni dubbio e a selezionare in partenza un pubblico che sicuramente si divertirà nel vedere l’attore romano nei panni che gli sono più graditi, e sicuramente congeniali. In una sorta di rievocazione/omaggio del Marchese del Grillo, al quale le sue origini sicuramente lo legano – spesso percepite come un peso, sia per l’interprete in questione sia per il pubblico meno appassionato – e che qui sono ibridate con elementi presi da un altro classico natalizio, tanto per confermare la bontà della scelta di far uscire un prodotto del genere, così assemblato, in questo momento. I tre fantasmi del Canto di Natale di Dickens, tante volte sfruttato dal cinema e in tante versioni riproposto, stavolta si aggirano in una roma ‘magniana‘, papalina, creando le situazioni perfette per divertire chi si aspetti una scimmiottatura del Sor marchese di Monicelli & Sordi. Analogamente a quanto detto per Giallini, la forza è anche la debolezza di una storia del genere, che probabilmente si accontenta di far funzionare formalmente l’innesto, senza preoccuparsi di superare certi standard, nonostante il cast di indiscussa qualità e la cura nella creazione del contesto. E che, inserendosi in una polemica molto diffusa tra gli addetti ai lavori in questo momento, avrebbe potuto essere il prodotto perfetto per il catalogo di qualche piattaforma di streaming più che per un pubblico cinematografico più esigente o ampio di quello che le feste attirano in sala.

Il principe di Roma

 

SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE… Più delle tante declinazioni del A Christmas Carol di Charles Dickens arrivate sul grande – e piccolo – schermo, vale la pena tornare a guardare ai classici. Gli stessi cui si rifanno Falcone e Giallini, e che continuano a meritare di essere rivisti, da Il marchese del Grillo a Nell’anno del Signore, In nome del Papa Re e In nome del popolo sovrano di Luigi Magni.

 

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
il-principe-di-roma-la-recensione-di-un-nuovo-canto-di-nataleItalia, 2022. Regia: Edoardo Falcone. Con: Marco Giallini, Giulia Bevilacqua, Filippo Timi, Sergio Rubini, Denise Tantucci, Antonio Bannò, Liliana Bottone, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti, Giuseppe Battiston. Durata: 1h 32'. Distribuzione: Lucky Red