Warren Beatty, gli 80 anni di un mito

0
Gli 80 anni, una vita da mito di Hollywood, l’errore storico ai Premi Oscar (ma non era colpa sua…): ecco un’anteprima della nostra intervista all’icona Warren Beatty su Ciak di marzo in edicola. Perché lo amavamo prima di domenica, lo amiamo ancora di più adesso

 

Il 30 marzo Warren Beatty compie 80 anni e il 20 aprile esce in Italia il suo ultimo film, L’eccezione alla regola, che ha scritto, prodotto, diretto e interpretato. Parla di Howard Hughes, un tipo eccentrico, larger than life, che oltre a essere un asso dell’aviazione, era una leggenda di Hollywood, filmmaker & latin lover. Proprio come lui. E come Hughes, anche Beatty a un certo punto della sua carriera ha deciso di diventare invisibile, sparendo per anni: non recitava dal 2001, da Amori in città… e tradimenti in campagna, non dirigeva addirittura dal 1998, per Bulworth.

L’intervista a Warren Beatty su Ciak di marzo in edicola

Per spiegare alle nuove generazioni chi fosse, Vogue America ha descritto Beatty così: «La bellezza di Brad Pitt, il carisma di Ryan Gosling, il fascino di George Clooney, l’arguzia di Robert Downey Jr., la libidine di Giacomo Casanova». Ma Henry Warren Beaty, in arte Warren Beatty, non è mai stato solo attore, perché alcuni dei ruoli dei suoi film più celebri li ha anche scritti o prodotti: Gangster Story, I compariShampoo, Bugsy. L’unico Oscar l’ha vinto come regista, per Reds, ma le sue quattordici nomination sono un mix: quattro da attore, quattro da sceneggiatore, quattro da produttore e due da regista. E ha un record unico: è l’unico ad essere stato candidato, e ben due volte, per tutti i premi maggiori, come produttore, sceneggiatore, regista e attore, per Reds e per Il paradiso può attendere. E non è l’unico di famiglia: sua sorella Shirley MacLean Beaty, ovvero Shirley MacLaine (83 anni il 24 aprile), ha avuto sei nomination e un Oscar.

Dopo un’inesauribile carriera di seduttore (un biografo gli ha attribuito 12.775 conquiste) dal 1992 è sposatissimo con Annette Benning, con cui ha quattro figli. «Il mio primo film, Splendore nell’erba di Elia Kazan, girato con Natalie Wood, mi ha fatto diventare celebre trasformandomi in quella che chiamano una star di Hollywood. Da allora non ho più dovuto fare provini. Perciò non ho mai avuto bisogno di fare troppi film per guadagnare (solo 21 in una filmografia di 56 anni, Nda) e così ho potuto produrmeli da solo. Insomma: non sono mai stato costretto a fare qualcosa che non volevo…».

(continua su Ciak in edicola!)

Rov Erstar

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here