Game of Thrones, Iwan Rheon: “La scena dello stupro di Sansa è stato il giorno più brutto della mia carriera”

L'interprete di Ramsay Bolton nella serie "Il Trono di Spade" ha ricordato la scena più brutta che abbia mai girato

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Nel corso di 8 stagioni, Game of Thrones ci ha regalato molti momenti di gioia e altrettanti momenti di dolore. Tra questi ultimi, si inserisce senza dubbio la scena finale del sesto episodio della quinta stagione nella quale assistiamo al brutale stupro di Sansa Stark (Sophie Turner) da parte di Ramsay Bolton (Iwan Rheon), eseguito sotto gli occhi di Theon Greyjoy (Alfie Allen), costretto dal sadico e psicopatico figlio di Roose Bolton ad assistere all’atto.

Girare quella scena non è stato affatto facile per Iwan Rheon, che ancora oggi, a distanza di cinque anni, ritiene che quello sia stato il giorno più brutto della sua carriera. Ecco le parole dell’attore gallese in un’intervista a Metro.co.uk:

«È stato orribile. Nessuno voleva essere là. Nessuno voleva farlo, ma se devi raccontare una storia, lo devi fare nel modo più sincero possibile. La cosa non è stata ‘sensazionalizzata’, era semplicemente una tortura da vedere. È stato il peggior giorno della mia carriera. Sai, quando tagli un dito a qualcuno, non è la stessa cosa. Ti avvicini e vedi che è un pezzo di plastica, stai recitando e sai che non è reale. Invece quando devi fare una cosa come quella [lo stupro] ti trovi davvero dentro la situazione ed è difficile da affrontare. Quella è stata una giornata bruttissima».

Meno male però che Sansa alla fine ha avuto la sua vendetta.