Non era scontato che le dichiarazioni rilasciate da Gérard Depardieu scatenassero una reazione tanto accesa dal portavoce del Cremlino, che nel weekend ha risposto alle critiche rivolte al Presidente Putin e alla sua guerra in Ucraina dall’attore francese, cittadino russo dal 2013.
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“Russia e Ucraina sono sempre stati paesi fratelli. Sono contrario a questa guerra fratricida e dico ‘ferma le armi e negozia!” aveva detto Depardieu accusando Putin di “eccessi folli e inaccettabili”.
Probabilmente il fatto di essere diventato cittadino russo ha spinto il governo centrale a entrare nel merito, dopo aver sostanzialmente ignorato sia le ironie di Andy Serkis e la sua versione Gollum del Presidente Putin sia l’appello di Arnold Schwarzenegger ai soldati al fronte.
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Queste le parole del portavoce di Putin Dmitry Peskov, riportate dall’agenzia Interfax:
“Dato che viene menzionato il Presidente, presumo che Depardieu molto probabilmente non capisca appieno cosa stia succedendo.
Dato che non è completamente immerso nell’agenda politica, non capisce cosa sia successo in Ucraina nel 1914, non capisce cosa siano gli accordi di Minsk, non capisce cosa siano Donetsk e Lugansk, capisce a malapena cosa sia il bombardamento di civili, difficilmente conosce i nazionalisti.
Se necessario, saremo pronti a raccontargli tutto questo e spiegarglielo in modo che capisca meglio. Se vorrà.”