Isabelle Adjani sotto accusa, denunciata per frode da un ex socio

Per l'eventuale processo si attendono gli esiti delle investigazioni

0
Isabelle Adjani

A rivelare l’indagine in corso per primo è stato il quotidiano Libération, secondo il quale Isabelle Adjani sarebbe al momento al centro di un procedimento nato dall’accusa di frode avanzata dal suo ex socio, Sebastien Gee. Una notizia che arriva proprio sotto data di uscita – in patria – dell’ultimo film dell’attrice francese, il Peter von Kant presentato da François Ozon al Festival di Berlino e dal 6 luglio in tutti i cinema del Paese.

LEGGI ANCHE: Peter von Kant di François Ozon apre il Festival di Berlino 2022

I fatti risalgono al 2011, quando la Adjani aveva assunto l’uomo come consulente strategico per aiutarla a gestire la sua società di produzione, Isia Films. Dopo aver aperto per lui una linea di credito e avergli fornito una American Express, sulla quale sarebbero stati addebitati € 364.000 nel corso 13 mesi, il consulente era stato licenziato. Non prima di aver restituito la carta di credito e – stando al suddetto – aver prestato 157.000 euro alla sua datrice di lavoro, che non li avrebbe mai restituiti.

La denuncia, e la successiva causa, arrivano dopo che Gee era riuscito a ottenere il sequestro di alcuni beni della sua ex datrice di lavoro. Ma nonostante l’accusa di aver abusato dei beni dell’azienda il procedimento era stato poi archiviato. Fino a oggi, quando una nuova accusa – di aver presentato false ricevute per il pagamento della somma che gli doveva – ha colpito l’attrice e il capo dell’agenzia di stampa Bestimage, Mimi Marchand, che la avrebbe aiutata a produrre tali documenti.

LEGGI ANCHE: Paul Haggis in tribunale in Italia nega le accuse di violenza sessuale

Questi i fatti imputati, confermati al giornale da una fonte diretta giudiziaria, che ora saranno sottoposti al vaglio degli investigatori e – una volta completata l’indagine formale – a quello di un giudice, chiamato a decidere se sarà necessario portare il caso in giudizio, in un’aula di tribunale.