Match Point, 5 curiosità sul film di Woody Allen stasera in tv

Il regista di New York ha paragonato il suo ultimo film a quello del 2005 in programma oggi

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Match Point

2. Il cameo alla Hitchcock

Ispirato dalle atmosfere britanniche o londinesi, in questo film Woody Allen si concesse una divertente libertà. Come era solito fare Sir Alfred Hitchcock nei tanti capolavori diretti, anche il regista di Manhattan volle apparire in una sorta di cameo poco evidente. In questo caso nella grafica di una locandina, inquadrata di sfuggita mentre Chris (Jonathan Rhys Meyers) arriva alla Tate Gallery per incontrare Nola (Scarlett Johansson), che ci mostra il suo volto impassibile.

 

3. Splendide e diverse, le musiche di Match Point

Dopo averci abituati al suo tanto amato Jazz, onnipresente nei suoi precedenti film, Woody Allen in questo caso regala sonorità operistiche, perfettamente in linea con il contesto e che rendono ancora più unico Match Point. Utilizzata in passato per una sua valenza sociale (in Mariti e mogli, per esempio), qui abbiamo una colonna sonora quasi interamente costituita da registrazioni a 78 giri precedenti alla prima guerra mondiale di arie d’opera cantate dal tenore italiano Enrico Caruso. Una novità che accompagna la visione, a volte contrappuntandola con ironia a volte sottolineandone la drammaticità, e che alterna opere di Giuseppe Verdi (in particolare Macbeth, La traviata, Il trovatore e Rigoletto), Les pêcheurs de perles di Georges Bizet e Salvator Rosa di Antônio Carlos Gomes. Con la romanza “Una furtiva lagrima” (da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti) ripetuta più volte, dopo i titoli di testa.

 

 

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