MCU, la Fase 5 di Kevin Feige e Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Le confessioni del presidente dei Marvel Studios e del regista del film

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Kevin Feige e Peyton Reed al Disney Park (parksmedia)

Mentre continuano ad arrivare conferme sul futuro dello Spider-man di Tom Holland nel Marvel Cinematic Universe, i fan dei Cinecomic non smettono di affollarsi al cinema per l’Ant-Man and the Wasp: Quantumania con il quale è appena iniziata la cosiddetta Fase 5 del MCU. Della quale ha parlato proprio il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige durante la promozione del film, insieme agli accenni al prossimo Avengers: The Kang Dynasty, che vedremo il 2 maggio 2025 e nel quale il personaggio di Jonathan Majors avrà un ruolo altrettanto da protagonista.

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I ripetuti accenni al prossimo film dedicato completamente all’Uomo Ragno e il ritorno in pista dei Fantastici 4 di Reed Richards sono però solo una parte dei programmi degli Studios, al momento concentrati sul film di Peyton Reed, che lo stesso regista (Ti odio, ti lascio, ti… e Yes Man prima della trilogia con Paul Rudd) ha definito un nuovo film “sulla famiglia”, ovviamente di eroi, che continua la linea iniziata da Michael Douglas e Michelle Pfeiffer e proseguita con la Hope van Dyne di Evangeline Lilly e con la giovane Cassie Lang.

Una costante – quella familiare – che attraversa tutti e tre i film di Ant-man, ma soprattutto quest’ultimo, per il quale Reed ha attinto abbondantemente a fonti piuttosto vintage“Abbiamo visto di tutto, dalla fotografia alle immagini al microscopio elettronico fino a cose come la rivista Heavy Metal degli anni ’70 e ’80”, oltre a suggestioni visive di vario tipo, importanti per costruire il Regno Quantico nel quale ci si muove, e film come “Flash Gordon o Barbarella” (o altri).

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Ma perché iniziare la Fase 5 con Ant-Man and the Wasp: Quantumania? Risponde Feige: “Volevamo darle il via con un terzo film di personaggi che fossero già amati. Abbiamo parlato di famiglia, che va di pari passo con vulnerabilità e relatività, e non a caso scopriamo che Janet se ne occupa da decenni. Già nel primo Ant-Man c’era un flashback di Wasp, quella originale, Janet Van Dyne, della quale non vedevamo la faccia, ma è sempre stato il nostro sogno poter fare un film su di lei e che Michelle Pfeiffer lo interpretasse”.

Cosa rivela Quantumania sul Reame Quantico?
Era un’idea che aveva avuto Paul all’inizio, prima che iniziassimo a girare l’Ant-Man del 2015, e sarei felice di discutere a lungo di meccanica quantistica. Le cose agiscono in modo molto diverso a livello quantico e Paul già immaginava quanta immaginazione e divertimento avremmo potuto avere lì. Un luogo che si trova a livello subatomico, in cui lo spazio e il tempo agiscono in modo diverso.

Quante fasi avete già pianificato?
Lavoriamo su circa tre fasi alla volta. E tre fasi insieme formano una saga.

Quando vedremo un film solo su Wasp da sola, o su altre donne della Marvel?
Le opportunità all’interno del MCU sono infinite, così come lo sono nel multiverso. Vedremo cosa succederà in futuro.