Jonathan Majors, è il momento del Kang di Ant-Man and the Wasp: Quantumania

L'attore sarà anche in Creed III

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Jonathan Majors Vanity Fair (ph. Steven Klein)
Jonathan Majors Vanity Fair (ph. Steven Klein)

Non sorprende che ormai lo si interpelli anche per i consigli di San Valentino, Jonathan Majors è sempre più la star del momento. Sicuramente per l’atteso scontro con Michael B. Jordan in Creed III e dopo il servizio – piuttosto ‘hot’ – apparso sul magazine Ebony e le foto di Vanity Fair che lo mostrano con il resto del cast del cinecomic con il quale si inaugura la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

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Dopo averne vestito i panni nell’ultimo episodio della prima stagione della serie dedicata a Loki (in attesa di scoprire come continua), l’attore è tornato a dare volto a Kang il Conquistatore, il villain del film, una figura che si va rivelando sempre più fondamentale nello sviluppo del MCU, contro il quale vedremo riunirsi il più grande gruppo di supereroi moderno nel prossimo Avengers: The Kang Dynasty e il successivo Avengers: Secret Wars.

Un impegno che Majors ha affrontato con la consapevolezza della responsabilità di interpretare un personaggio del genere. “Io, e tutti noi, lo facciamo per il pubblico. Noi siamo il pubbllico – ha spiegato l’attore. – Il MCU si è affermato non solo come una colonna, nazionale e internazionale, della cultura, dell’istruzione e dell’intrattenimento. Quindi, ti accorgi che essere Kang può arrivare lontano. Ma ho un carattere che aiuta, e sono circondato da persone che mi hanno aiutato a mettermi nei panni di Kang.

CHi è Kang? “Un super cattivo che viaggia nel tempo” è la prima risposta di Majors, che poi aggiunge: “Penso che sia una domanda alla quale dovremo rispondere per molto tempo. Ci sono più versioni di Kang. Le versioni sono varianti, che occupano universi diversi, multiversi, e hanno intenzioni diverse. Sono tutti esseri diversi, ma c’è una linea di fondo tra loro sulla quale stiamo e sto ancora lavorando. Quello che per me è il gene Kang.

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Un personaggio sempre diverso, che anche sullo schermo si è costruito a seconda dei suoi nemici. “In quanto antagonista seguo il regista, e il mio eroe. Non puoi opporti a qualcuno se non sai chi è. Qual è il suo contrario, quali sono le sue speranze e i sogni – spiega il diretto interessato, entrando nel merito della sua preparazione. – In Loki, ho a che fare con Tom Hiddleston. Fantastico. Durante il lockdown ho studiato Tom Hiddleston per ore, ogni giorno, e quando abbiamo finito mi sono detto: ‘Okay, Paul Rudd, sei il prossimo’. E l’ho studiato, lui e tutti i suoi colleghi eroi”. Colui che Rimane (il creatore della TVA e dei Custodi Temporali, ndr) è un uomo comune, di carne e ossa, come dice lui. E come essere umano Kang deve relazionarsi con gli altri. Poi potranno combattere – aggiunge. – E poi, per il resto, c’è lo studio”.