Niente Wakanda per Daniel Kaluuya, che racconta il suo quasi addio: «Avevo smesso»

L'attore sarà presto in Nope di Jordan Peele

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Daniel Kaluuya

Tra meno di un mese lo vedremo al cinema, nel Nope di Jordan Peele che esce l’11 agosto, ma proprio quel film è il principale motivo della rinuncia di Daniel Kaluuya al film Marvel Black Panther: Wakanda Forever. I più classici “conflitti di programmazione” alla base della scelta dell’attore, che in un altra intervista spiega il suo quasi addio alla recitazione, per motivi legati a un ambiente che lo aveva profondamente deluso e che racconta: «Avevo smesso».

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Niente W’Kabi nel sequel del Black Panther del 2018, non rivedremo il migliore amico del T’Challa di Chadwick Boseman e capo della sicurezza della Tribù di Confine, prima linea di difesa del Wakanda. A raccontarlo, su twitter, Jacqueline Coley di Rotten Tomatoes, confermando la preferenza accordata dall’attore al film del regista di Get Out – Scappa e Judas and the Black Messiah.

Che sia stato un debito di riconoscenza o un calcolo professionale, difficile dirlo, ma di certo l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista conquistato proprio per il film del 2021 avrà avuto il suo peso. Per non parlare del fatto che la chiamata per l’horror del 2017 fu determinante nel prosieguo della carriera dell’attore di Londra.

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Dopo la partecipazione all’episodio “15 milioni di celebrità” della prima stagione di Black Mirror, nel 2015, Daniel Kaluuya aveva dovuto subire un lungo stop, prima di iniziare a lavorare al film dalla la migliore sceneggiatura del XXI secolo (per la Writers Guild of America).

Intervistato insieme a Peele da Essence Magazine, queste sono state le sue parole:

“Non te l’ho mai detto, ma quando mi hai contattato per quella conversazione su Skype, ero davvero deluso dalla recitazione. Avevo smesso di recitare per tipo un anno e mezzo. Mi sono questionato, pensavo ‘non sta funzionando’. Non ottenevo ruoli, a causa del razzismo e questo genere di cose, perciò quando mi hai contattato mi son detto ‘Ok, non sono pazzo. È giusto. Andrà tutto bene'”.