Per quanto la delusione per la vittoria dell’inglese La zona d’interesse di Jonathan Glazer – prevista e meritata – abbia un po’ smorzato l’entusiasmo per la presenza nella cinquina dei candidati al Miglior Film Internazionale (o in lingua straniera, per chi continui a preferirlo) del nostro Io capitano di Matteo Garrone, l’edizione 2024 degli Academy Award resta una delle più emozionanti degli ultimi anni, almeno da questo punto di vista. In attesa di vedere quale sarà il portabandiera italiano agli Oscar 2025 e quali chance di vittoria avrà…
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Martedì 24 settembre si riunirà il Comitato di Selezione, istituito presso l’ANICA su richiesta dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, per votare e designare il titolo prescelto. Che a quel punto sarà valutato dall’Academy, che il 17 dicembre 2024 ufficializzerà le shortlist dalle quali emergeranno le cinque nomination, che verranno annunciate il 17 gennaio 2025 in attesa di assegnare le statuette nella cerimonia di consegna del Dolby Theatre di Los Angeles, domenica 2 marzo.
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Date alle quali ci avvicineremo continuando ad aggiornare la lista che segue, con tutti i film scelti dalle diverse nazioni che sperano di conquistare l’Oscar per il Miglior Film Internazionale, a partire dagli ultimi annunciati: l’indiano Amore a Mumbai, il danese The Girl With the Needle e il francese Emilia Perez.
I film candidati all’Oscar 2025 per il Miglior Film Internazionale:
ALBANIA: Waterdrop di Robert Budina
ALGERIA: Algiers di Chakib Taleb-Bendiab
AUSTRIA: Des Teufels Bad di Severin Fiala and Veronika Franz (da Berlino 74)
ARMENIA: Yasha and Leonid Brezhnev di Edgar Baghdasaryan
BANGLADESH: The Wrestler di Iqbal H Chowdhury
BELGIO: Julie Keeps Quiet di Leonardo Van Dijl
BOLIVIA: Own Hand di Rodrigo “Gory” Patino
BRASILE: Ainda estou aqui (I’m Still Here) di Walter Salles (da Venezia 81)
BULGARIA: Triumph di Kristina Grozeva and Petar Valchanov
CAMBOGIA: Meeting With Pol Pot di Rithy Panh
CANADA: Universal Language di Matthew Rankin
CILE: In Her Place di Maite Alberdi
COREA DEL SUD: 12.12: The Day di Kim Sung-soo
COSTA RICA: Memories of a Burning Body di Antonella Sudasassi Furniss
CROAZIA: Beautiful Evening, Beautiful Day di Ivona Juka
DANIMARCA: The Girl With the Needle di Magnus von Horn (trama)
ECUADOR: Behind the Mist di Sebastián Cordero
EGITTO: Flight 404 di Hani Khalifa
ESTONIA: 8 Views of Lake Biwa di Marko Raat
FILIPPINE: And so it Begins di Ramona S. Diaz
FINLANDIA: Family Time di Tia Kouvo
FRANCIA: Emilia Perez di Jacques Audiard (recensione)
GEORGIA: The Antique di Rusudan Glurjidze
GERMANIA: The Seed of the Sacred Fig di Mohammad Rasoulof
GIAPPONE: Cloud di Kiyoshi Kurosawa (da Venezia 81)
GRECIA: Murderess di Eva Nathena
HONG KONG: Twilight Of The Warriors: Walled In di Soi Cheang
INDIA: Lost Ladies (Laapataa Ladies) di Kiran Rao
INDONESIA: Women from Rote Island di Jeremias Nyangoen
IRAN: In The Arms Of The Tree di Babak Khajeh Pasha
IRAQ: Baghdad Messi di Sahim Omar Kalifa
IRLANDA: Kneecap di Rich Peppiatt
ISLANDA: Touch di Baltasar Kormakur (da Taormina 70)
ISRAELE: Come Closer di Tom Nesher
ITALIA: Vermiglio di Maura Delpero
KENIA: Nawi di Vallentine Chelluget, Apuu Mourine, Kevin Schmutzler, Toby Schmutzler
KIRGHIZISTAN: Heaven is Beneath Mother’s Feet di Ruslan Akun
LETTONIA: Flow di Gints Zilbalodis
LITUANIA: Drowning Dry di Laurynas Bareisa
MALESIA: Abang Adik di Jin Ong
MAROCCO: Everybody Loves Touda di Nabil Ayouch
MONGOLIA: If Only I Could Hibernate di Zoljargal Purevdash
MONTENEGRO: Supermarket di Nemanja Bečanović
NEPAL: Shambhala di Min Bahadur Bham
NORVEGIA: Armand di Halfdan Ullmann Tøndel
OLANDA: Memory Lane di Jelle de Jonge
PAKISTAN: The Glassworker di Usman Riaz
PALESTINA: From Ground Zero di Masharawi Fund
PANAMA: Wake Up Mom di Arianne Benedetti
PERÙ: Yana-Wara di Óscar Catacora, Tito Catacora
POLONIA: Under the Volcano di Damian Kocur
PORTOGALLO: The Grand Tour di Miguel Gomes
REGNO UNITO: Santosh di Sandhya Suri
REPUBBLICA CECA: Waves di Jiří Mádl
REPUBBLICA DOMINICANA: Aire: Just Breathe di Leticia Tonos
ROMANIA: Three Kilometers to the End of the World di Emanuel Parvu
SERBIA: Russian Consul di Miroslav Lekić
SENEGAL: Dahomey di Mati Diop
SLOVACCHIA: The Hungarian Dressmaker di Iveta Grofova
SLOVENIA: Family Therapy di Sonja Prosenc
SPAGNA: Saturn Return di Isaki Lacuesta and Pol Rodríguez
SVEZIA: The Last Journey di Filip Hammar and Fredrik Wikingsson
SVIZZERA: Reinas di Klaudia Reynicke
TAILANDIA: How To Make Millions Before Grandma Dies di Pat Boonnitipat
TAIWAN: Old Fox di Hsiao Ya-Chuan
TURCHIA: Life di Zeki Demirkubuz
UCRAINA: La Palisiada di Philip Sotnychenko
UNGHERIA: Semmelweis di Lajos Koltai
URUGUAY: The Door is There di Juan Ponce de Leon, Facundo Ponce de Leon
VIETNAM: Peach Blossom, Pho And Piano di Phi Tien Son