Come fece Alfred Hitchcock in Psycho, anche Wes Craven uccide la star Drew Barrymore molto presto in Scream, addirittura prima dei titoli di testa. È una delle tante piccole rivoluzioni che il regista, insieme allo sceneggiatore Kevin Williamson, mise in atto in quell’horror, o più tecnicamente slasher, che diede nuova vita al genere, creando un filone teen e infondendovi ironia, meta-cinema e anche un’aspra critica nei confronti dell’industria cinematografica. Non a caso, nel terzo episodio Craven anticipa le accuse che sarebbero poi state mosse anni dopo a Harvey Weinstein, che era il produttore della saga. Scream (l’originale del 1996) è incentrato sulla giovane Sidney Prescott, orfana della madre uccisa un anno prima dal suo amante, adesso in prigione ma forse innocente. Un serial killer sta sconvolgendo la cittadina di Woodsboro e il suo obiettivo finale è proprio Sidney. Non prima però di avere decimato i suoi amici. A indagare sul caso, oltre al vice sceriffo Linus Riley (David Arquette), arriva in città anche la giornalista Gale Weathers (Courtney Cox), che aveva fatto luce sulla morte della madre della ragazza.
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l film ebbe un successo straordinario, di critica e di pubblico, lanciando una nuova generazione di giovani interpreti e dando vita a una saga composta da altri tre film e da una serie tv. Adesso, dopo dieci anni, un nuovo Ghostface sta terrorizzando Woodsboro, e Linus e Gale possono solo, ancora una volta, chiamare l’unica persona in grado di scoprire chi si cela dietro la maschera. «Wes ne sarebbe orgoglioso». Parole di Sidney, o meglio, di Neve Campbell, che per la quinta volta veste i panni della Scream Queen, nel vero senso della parola. «È terrificante, divertente ed eccitante. Credo abbiamo toccato tutti i punti della lista che il pubblico si aspetta e spera e credo che nessuno resterà deluso».
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Sidney non è più una studentessa, «vive lontana dalla sua città natale, è felice e soprattutto è una madre, con una forza completamente diversa da quella con cui l’abbiamo conosciuta fino adesso». E questo è più o meno tutto quello che ha rivelato sul personaggio. Kevin Williamson, il creatore della saga insieme a Craven che le fa eco soddisfatto. «In questo film c’è tutto quello che serve a fare felice i vecchi appassionati della saga e a entusiasmare un pubblico completamente nuovo. Credo sia stato fatto davvero un buon lavoro a mettere insieme il cast originale con una nuova generazione di giovani interpreti a cui passare il testimone».
Così come sono state passate le consegne di regia e sceneggiatura. La coppia Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett è dietro la macchina da presa. Esperti del genere, al terzo film insieme che arriva subito dopo il molto apprezzato Finché morte non ci separi. La sceneggiatura è invece firmata da Guy Busick e James Vanderbilt, quest’ultimo pratico di sequel e reboot, avendo in curriculum i due film di The Amazing Spider-Man, Total Recall, Robocop e Independence Day – Rigenerazione.
