FESTIVAL – TRASTEVERE RIONE DEL CINEMA: INTERVISTA A GABRIELE MUCCINO

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Sotto le stelle di Roma, prosegue il Festival – Trastevere Rione del Cinema e, in occasione della presentazione di Come te Nessuno Mai, noi di Ciak abbiamo incontrato il regista Gabriele Muccino, tornato nella Capitale per le riprese di L’Estate Addosso, un road movie fresco e giovane

(Ri)portare il cinema, la cultura e l’arte, letteralmente, in mezzo alla gente. Facendogli assaporare, magari in una calda sera d’estate, tutto il piacere di un film in piazza, sotto l’inimitabile cielo romano, chiassoso e unico. È questa la mission dei ragazzi del Cinema America che, dallo scorso 2 giungo, a Piazza San Cosimato in Trastevere, hanno allestito un coraggioso ”cinematografo” all’aperto invitando artisti e grandi nomi del cinema italiano. Ieri, abbracciato dalla folla e dai suoi vecchi amici, per la proiezione di Come Te Nessuno Mai, è arrivato Gabriele Muccino – dopo aver finito la produzione di Fathers and Daughters, con Russell Crowe e Amanda Seyfried – tornato nella Capitale per girare L’Estate Addosso, storia teen che viaggia tra Roma, gli Stati Uniti e Cuba.

FESTIVAL - TRASTEVERE RIONE DEL CINEMA

Poco prima della proiezione, in una piazza gremita che vedeva tra il pubblico anche gli attori del suo nuovo film, noi di Ciak l’abbiamo incontrato, parlando con lui di sogni, cinema italiano e sfide da cogliere. Â«È tutto molto diverso da quello che ho vissuto da ”pischello”! Riuscire a ricalcare il percorso di questi ragazzi, nonostante tutte le difficoltà, è straordinario. Bisogna aprire gli occhi e vedere che esiste una luce forte, quella del progresso e della cultura », afferma il regista. «Sono felice perché tra il pubblico c’è anche il giovanissimo cast del nuovo film L’Estate Addosso, sono sicuro che si divertiranno molto. La pellicola sarà una botta di vita, che ci riporterà con la testa ai 18 anni, quando ancora non si sa cosa si vive e cosa si vivrà nel futuro. Come Te Nessuno Mai? Beh, è molto ma molto tempo che non lo vedo, mi fermerò qui insieme alla gente per rivederlo ».

Dopo tanti anni oltre Oceano, che Italia hai ritrovato, cinematograficamente parlando?

Ho trovato un cinema in Italia simile a quando iniziai a fare film io, nella seconda meta dei ’90, proprio con Come te Nessuno Mai. Infatti il cinema, come adesso, era ripiegato su commedie facili e formule sicure. Di fatto, poi, non fu così, e L’Ultimo Bacio, per esempio, creò un’onda che ha portato nuove generazioni ad andare in sala, in un momento in cui i prodotti italiani erano visti come un cinema in perdita.

Con un cinema straniero che prevale ora come allora, infatti.

Trovo che il cinema italiano debba misurarsi con il cinema internazionale per capire qual è la competizione e la vera arena con la quale confrontarsi e misurarsi.

Che effetto fa essere in piazza, invitato dai ragazzi del Cinema America, a rivendicare l’importanza della cultura?

È un grande, grande onore. Sono brillanti e lucidi, pragmatici e costruttivi, nobili e ostinati. Valori che si pensava fossero perduti qui da noi, ma che ora sono tornati molto vividi. È un’iniezione di bellezza e ottimismo, perché le lamentele e le lagne con queste iniziative e con questo cinema vengono taciute.

Quanto sono cambiati i giovani da Come Te Nessuno Mai al film che stai girando ora, L’Estate Addosso, anch’esso con protagonisti i teen-ager?

Ma i giovani sono molto più brillanti! Più coraggiosi, anche. Quelli sotto i ventidue anni stanno facendo un salto evolutivo senza pari. Questo si deve anche al web, che ti mette in contatto con il globo, facendoti nutrire, anche inconsciamente, di tantissime nuovi correnti. Ciò crea un nuovo modo di pensare e agire e, senza dubbio, porterà questo paese e speriamo l’umanità intera in un posto che non possiamo ancora immaginarci.

Foto di Danilo Pitrelli

Damiano Panattoni