RACHEL MCADAMS, UNA FIDANZATA IDEALE

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Ripercorriamo la carriera di Rachel McAdams, da My name is Tanino di Paolo Virzì alla nomination per Il caso Spotlight. Riuscirà a far innamorare anche i giurati dell’Academy?

 

Sally Garfield è il nome della prima fidanzata, una ragazza americana in vacanza in Sicilia che fa perdere la testa a Tanino, studente universitario e cinefilo. Se ripensiamo al film di Paolo Virzì, uscito nel 2003, fa un po’ sorridere che il protagonista di My name is Tanino fosse il palermitano Corrado Fortuna, attore poi in molti film come Baarìa, Amiche da morire, Scusate se esisto e oggi noto al pubblico anche per romanzi e conduzioni televisive, e che la co-protagonista fosse Rachel McAdams, oggi candidata all’Oscar per la sua interpretazione ne Il caso Spotlight di Tom McCarthy. Tredici anni dopo, Rachel è ancora quella ragazza acqua e sapone, dalla pelle bianchissima, le fossette sulle guance e il sorriso irresistibile, che rese indimenticabile l’estate di Tanino ma che non gradì particolarmente la visita di quest’ultimo a Seaport, la cittadina di fantasia del Rhode Island dove la sua Sally abitava con i genitori WASP.
L’impressione è che la McAdams, nel corso di questi tredici anni di carriera, abbia avuto – a differenza di molte altre colleghe, più o meno talentuose – l’opportunità e il privilegio di recitare con alcuni dei più importanti registi di Hollywood, e non soltanto: da Wes Craven a Woody Allen, da Brian De Palma a Terrence Malick, da Cameron Crowe a Wim Wenders. E che nei suoi ultimi anni di carriera ci sia stato un vero e proprio cambio di passo, dal punto di vista della qualità delle produzioni: dalle storielle di Nicholas Parks (Le pagine della nostra vita) si è passati ai noir nichilisti di Nic Pizzolatto (True Detective); dalle adolescenti “in fiore” di Mean Girls siamo arrivati agli abusi de Il caso Spotlight. Eppure chi, come Corrado Fortuna, all’inizio del millennio fantasticava di amoreggiare con lei nel mare della Sicilia continua, ancora oggi, a identificarla come la classica ragazza americana, bellissima e un po’ grunge, da conquistare durante le vacanze e per cui varrebbe la pena di mettere su famiglia negli Stati Uniti. E, magari, abbandonare per sempre il proprio paese d’origine.

La filmografia di Rachel, d’altronde, non fa altro che stuzzicare le fantasie sentimentali dei cinefili: oltre che per la romantica Allie di Le pagine della nostra vita, non è possibile che non si verifichi alcuna accelerazione del battito cardiaco per l’irresistibile e divertente Claire di 2 single a nozze, per la rampante Becky de Il buongiorno del mattino, per la sexy Inez di Midnight in Paris o per la deliziosa, incantevole Mary di Questione di tempo. Qualsiasi personaggio di Rachel ha il potenziale per essere una fidanzata ideale, e la scelta è davvero per tutti i gusti: giornalista (Spotlight), avvocato (La spia), produttrice televisiva (Il buongiorno del mattino). Perfetta anche nei panni di “pupa” di Jake Gyllenhaal in versione boxeur in Southpaw, di “musa” dello scrittore e intellettuale James Franco in Ritorno alla vita, e ovviamente di “ex fiamma” di Robert Downey Jr. in Sherlock Holmes. Il ruolo più iconico e rappresentativo, forse, è quello in Questione di tempo di Richard Curtis, dove Domhnall Gleeson viaggia nel tempo per poterla (ri)conquistare e rimediare alle occasioni perse del passato. Come dargli tarto, tra frangetta e Il mondo di Jimmy Fontana, Rachel in quel film sembra appartenere più a un sogno che alla realtà, seppur cinematografica.
Non sappiamo chi vincerà la statuetta per la miglior attrice non protagonista il prossimo 28 febbraio; senza dubbio, un’eventuale vittoria della trentasettenne McAdams sarebbe il riconoscimento di una maturità attoriale definitiva. Non crediamo che i giurati dell’Academy abbiano avuto gli stessi patemi d’animo di noi cinefili e del Tanino di Corrado Fortuna in questi tredici anni, tutte le volte che abbiamo ammirato Rachel sul grande schermo. La vita non è un film, neppure Notting Hill. Difficile incontrare nelle redazioni dei quoitidiani una giornalista come la Sacha Pfeiffer di Spotlight, o nelle aule di un tribunale un avvocato come la Annabel Richter di La spia; ben più facile avere a che fare con i demoni e gli atteggiamenti autodistruttivi della Ani Bezzerides di True Detective. Ma, in questo caso, parleremmo di fidanzata reale.

Emiliano Dal Toso