“CALL ME BY YOUR NAME”: APPLAUSI A BERLINO PER IL NUOVO FILM DI LUCA GUADAGNINO

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Una vera pioggia di applausi ha accolto alla Berlinale Call Me By Your Name di Luca Guadagnino nella sezione Parorama Special. Scritto dallo stesso regista insieme a James Ivory e Walter Fasano a partire dall’omonimo romanzo dell’americano André Aciman, il film, tra i più emozionanti visti finora al Festival, è la storia di un desiderio esploso nell’estate del 1983 tra il diciassettenne Elio (Timothée Chalamet) e lo statuario Oliver (Armie Hammer), ventiquattrenne ospite dei suoi genitori nella casa delle vacanze nella campagna cremasca. Il racconto di un percorso di crescita e formazione che ha convinto anche qui a Berlino dopo aver conquistato il Sundance.

Guarda la gallery in alto con Luca Guadagnino, Armie Hammer e Timothée Chalamet!

«Spero che Call Me By Your Name riunisca davanti allo schermo diverse generazioni. Volevo realizzare il film più semplice possibile, che restituisse il flusso della vita, tra il cinema di Bertolucci e quello di Renoir, mentre il finale è un omaggio a Un condannato a morte è fuggito di Robert Bresson. Ho conosciuto James Ivory molti anni fa, un uomo generoso e curioso della vita, siamo diventati amici. E un giorno seduti al tavolo della mia cucina abbiamo deciso di scrivere la nostra versione di questa storia. Non riesco a dare spiegazioni sul mio processo creativo, è un lavoro molto intuitivo che non prevede alcuna strategia. Non volevo raccontare la sensualità, ma l’intimità dei due protagonisti, questo film appartiene al genere dell’idillio. Ho insistito sui riferimenti a Bettino Craxi perché il questa è anche la storia del passaggio dagli straordinari anni Settanta agli Ottanta, dominati dal conformismo. Ma la famiglia di Elio non sembra toccata dalla politica e dall’economia, vive come isolata dal mondo esterno. Volevo concentrarmi su due persone innamorate».

Alessandra De Luca

(foto di Pietro Coccia)

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