CINECITTÀ, UN TUFFO NELLA MAGIA DEI GRANDI SET PERMANENTI

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 «Settantasei anni di Cinecittà. Una grande mole di film: circa quattromila. Una quantità impressionante di documenti in cui siamo entrati con spirito di avventura. Un kolossal di pellicole e di talenti». Le parole del regista, scrittore e sceneggiatore Italo Moscati ci fanno intuire immediatamente il ruolo chiave che Cinecittà ha ricoperto per quasi ottant’anni nella nascita e nello sviluppo della Settima Arte. Ma non solo: Cinecittà è un anche un luogo magico da visitare per vivere in prima persona l’emozione dei grandi set in un vero e proprio viaggio nel tempo. Sono tre i set permanenti aperti al pubblico con tour guidati che partono ogni ora: quello di Roma Antica, la Firenze del Quattrocento e il Tempio di Gerusalemme. Lo straordinario set di Roma Antica ai tempi di Giulio Cesare si estende per due ettari ed è stato realizzato per l’omonima serie televisiva anglo-americana trasmessa anche in Italia da Rai 2 nel 2002. Il pubblico può camminare attraverso la ricostruzione dei principali edifici civili e religiosi del Foro Romano. Il set dopo aver ospitato le riprese di fiction come I Borgia, lo spot della Smart, l’esibizione della band inglese Coldplay è stato recentemente utilizzato per la nuova campagna pubblicitaria di Victoria’s Secret. La Firenze del Quattrocento, invece, è stata riprodotta nel 2002 per le riprese della miniserie italiana Francesco di Michele Soavi, sul santo di Assisi interpretato da Roaul Bova, e poi ha fatto da sfondo anche ad Amici miei – Come tutto ebbe inizio di Neri Parenti e nel 2013 è diventata Verona per ospitare il film Romeo and Juliet (2013) di Carlo Carlei. La scenografia del Tempio di Gerusalemme, invece, è la più recente: è stata realizzata da Francesco Frigeri, già scenografo in The Passion di Mel Gibson, per il film Christ the Lord in uscita nel 2016. Per il Tempio Frigeri ha pensato ad una miscellanea di architetture: babilonese, assira, dello Yemen del Nord, tutte esistenti ma non necessariamente corrispondenti alla struttura originaria, nella stessa modalità usata anche per The Passion.

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Cinecittà però è aperta ogni giorno, tranne il martedì, anche con tre mostre permanenti che ripercorrono la storia degli Studios e del cinema, nelle quali realtà e finzione si intrecciano per rendere omaggio ai protagonisti e alle pellicole più amate. Nel prestigioso spazio della Palazzina Fellini, un tempo Cinefonico degli Studios, in cui erano collocate le sale di doppiaggio e di missaggio, Perché Cinecittà (1936 -1945) è la mostra che esplora le ragioni storiche, politiche e culturali della nascita del luogo negli anni Trenta, l’avvio delle grandi produzioni sino all’epilogo tragico durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’ intera sala è dedicata a Federico Fellini il regista de La Dolce vita, che ha scelto Cinecittà come luogo dove dar forma alla sua immaginazione e alle sue visioni. La mostra Girando Cinecittà (1937 – 1989) racconta, con immagini fotografiche, montaggi di estratti filmici e un’accurata selezione di costumi – come quello ad esempio di Elizabeth Taylor, nel film Cleopatra o l’abito di scena di Clint Eastwood in Per un pugno di dollari – la storia della città del cinema dal 1937 al 1989. Nella Palazzina Presidenziale si può visitare il percorso didattico ed interattivo “Backstage”, una mostra che svela attraverso le sale dedicate a regia, sceneggiatura, costume, finzione e sonoro, tutte le varie fasi di realizzazione di un film e conduce il visitatore nel suggestivo sottomarino del film U571 di Jonathan Mostow.