GIOVANNI VERONESI: UN REGISTA AL FESTIVAL DI… SANREMO

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Incroci (pericolosi?) tra il Festival di Sanremo e il cinema ce ne sono sempre stati. Quest’anno (dal 10 al 15 febbraio), per esempio, il regista Giovanni Veronesi non solo è membro della giuria di esperti che giudicherà le canzoni in gara, ma porta Non è un paese per giovani (titolo del suo prossimo film), la trasmissione che conduce (con Massimo Cervelli) su Radio2, direttamente nella sala stampa del teatro Ariston (ogni giorno dalle 12 alle 13.30, con gli interventi di Bruno Gambarotta). Sempre su Radio 2 e sempre in diretta da Sanremo, Pif (con I Provinciali, dalle 17 alle 18) e Neri Marcorè (sabato, dalle 11.30 alle 13.30, con Radio2 Social Club). Sul palco, tra i superospiti, Will Smith e Charlize Theron. Il Paese s’interroga da tempo se sarà accompagnata dal fidanzato Sean Penn (ospite qualche settimana fa di Maria De Filippi, ma lei li paga profumatamente i divi di Hollywood!). Senza contare che con il conduttore Carlo Conti c’è la valletta-top model-attrice, ma soprattutto fidanzata di Raoul Bova, Rocío Muñoz Morales.
Atri incroci? Eccone alcuni curiosi e divertenti (lasciando perdere tutti i “musicarelli” interpretati dai cantanti sanremesi):

1954. Totò partecipa come autore della canzone Con te (affidata ad Achille Togliani e alla coppia Flo’ Sandon’s e Natalino Otto). Va in finale, ma non è tra le premiate. Totò, scrivono i cronisti dell’epoca, non la prende bene.

Cher a Sanremo
Cher a Sanremo

1964. Bruno Filippini, già vincitore di Castrocaro canta Sabato sera e dopo il Festival Franco Zeffirelli gli dà una parte in Romeo e Giulietta.

1967. Ci sono Sonny e Cher: lei fa ancora solo la cantante…

1968. La prima volta di Massimo Ranieri: il film Metello di Mauro Bolognini arriverà due anni dopo.

1969. Don Backy, terzo con Un sorriso, è fresco del successo di Banditi a Milano di Carlo Lizzani.

1971. Adriano Celentano vince tra le polemiche con Chi non lavora non fa l’amore. Nel 1968 è stato Serafino nel film di Pietro Germi. Poi arriveranno le commedie campioni di incassi. Nel 1960, da urlatore, aveva girato Sanremo, la grande sfida.

1972. Esordio tardivo a Sanremo per Gianni Morandi. È nel periodo peggiore della sua carriera. Due anni prima ha interpretato Le castagne sono buone, secondo Il Morandini “il più brutto film di Pietro Germi”. Gianni poi vincerà il Festival (nel 1987 con il brano Si può dare di più cantato con Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri) e addirittura lo presenterà (2012).

1980. Intervento di Roberto Benigni con bacio (lungo) in diretta a Olimpia Carlisi.

Alberto Sordi e Claudio Cecchetto
Alberto Sordi e Claudio Cecchetto

1981. Sul palco sfilata di cinestar italiane: Alberto Sordi, Giancarlo Giannini, Ugo Tognazzi, Sergio Leone, Eleonora Giorgi, Lando Buzzanca, ma c’è posto anche per Telly Savalas-Tenente Kojak. Fiorella Mannoia canta il bellissimo brano Caffé bollente: si era affacciata al mondo dello spettacolo come stuntman (figlia d’arte).

1984. Tra le tante vallette di Pippo Baudo, c’è Tiziana Pini (Una gita scolastica di Pupi Avati).

1994. L’ultima volta di Rosanna Fratello, stavolta con il gruppo Squadra Italia (6 le sue presenze da solista): ve la ricordate in Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo (1971)?

1995. Con Baudo stavolta c’è Claudia Koll, dopo Tinto Brass e prima della conversione.

1999. Fabio Fazio è affiancato da Laetitia Casta (ancora più modella che attrice): ingaggio da 500 milioni di lire!

Giacomo Airoldi