STEFANIA SANDRELLI E QUEGLI OCCHI DA ETERNA RAGAZZA

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Stefania Sandrelli è nata nel 1946. Come Helen Mirren, Cher, Diane Keaton, Susan Sarandon. Tutte grandi signore del cinema, anche se hanno iniziato più tardi di lei, che a 15 anni, nel 1961, era già sul set di due film cardine come Il federale di Salce e soprattutto Divorzio all’italiana di Germi, che la rivelò agli italiani. Eppure, rispetto a Mirren, Sarandon e le altre, Stefania Sandrelli continua a sembrarci sempre un po’ ragazza.

Sarà per quel sorriso aperto, per gli occhi che ridono sempre. Sarà per quell’aria da finta ingenua che ha indossato spesso anche sullo schermo, anche quando ha cominciato a interpretare mamme indimenticabili come in La prima cosa bella di Virzì o in Mignon è partita della Archibugi. O per quella sensualità pulita, quasi adolescenziale, che l’ha accompagnata anche quando è diventata il simbolo di un erotismo più adulto, come ne Il conformista di Bertolucci, La chiave di Brass, Prosciutto prosciutto di Bigas Luna.


Così, “la Sandrelli” spegne 70 candeline e a noi quasi non sembra vero, anche se dallo schermo non si è mai allontanata
, e anzi negli ultimi anni è attivissima in televisione in fiction di successo come Una grande famiglia o l’ultima Non è stato mio figlio, dove fa da madre a Gabriel Garko. Sempre bellissima e al naturale, come solo le vere dive sanno essere. Eppure a noi pare sempre di vedere in lei gli stessi occhi della Sandrelli diciottenne in Sedotta e abbandonata di Germi, che la scelse tra cento ragazze e poi la rivolle nel 1972 con Dustin Hoffman in Arturo, Arturo, o della Stefania ventottenne in C’eravamo tanto amati di Scola. 

Dopo più di cento film, un Leone d’Oro alla Carriera a Venezia nel 2005, 3 Ciak d’Oro, il lavoro gomito a gomito coi più grandi, Germi, Bertolucci, Scola, Monicelli, Melville, Comencini, ma anche tante commedie, da Vacanze di Natale dei Vanzina a Il piccolo diavolo di Benigni, Stefania Sandrelli non ha perso la capacità di sorridere del mondo e pure di se stessa. Non tutte le grandi attrici ci riescono: per questo la amiamo così tanto e aspettiamo di vederla più spesso anche nella penombra del cinema, dove 55 anni fa ha cominciato a conquistarci.