Brutti, sporchi e cattivi (Ettore Scola, 1976)
Il contraltare di C’eravamo tanto amati e del personaggio di Antonio e l’ignobile patriarca della povertà Giacinto Mazzatella, capo di una numerosa famiglia che vive nell’indigenza più assoluta. Un laboratorio delle umane miserie, un esperimento sociale che Scola maschera da commedia grottesca, in cui Manfredi si supera, un’interpretazione straordinaria, tra le migliori nella storia del cinema italiano.