3. Under the Skin (2013)
Atteso spasmodicamente per l’annuncio del nudo totale di Scarlett Johansson, quello di Nathan Glazer è tra i film di fantascienza moderni più anomali e poco definibili. Un unicum nella carriera della nostra festeggiata, che domina completamente la scena dall’inizio alla fine, lasciandoci solo immaginare quale sia la sua missione e impedendoci di empatizzare tanto con la sua aliena quanto con i tanti uomini uccisi qui e là in giro per la Scozia. Un esercizio di inespressività forzata e ostentata che deve aver molto intrigato l’attrice statunitense, mai così poco umana, e così inquietante, nel suo studiare la nostra razza senza svelare nulla delle sue intenzioni.
4. L’uomo che non c’era (2001)
Prima del Ave, Cesare! del 2016, la prima volta con i fratelli Coen fu in questo noir d’epoca molto particolare, nel quale la Johansson interpreta la seducente Birdy coinvolta in una strana relazione con gli altri personaggi del film, Billy Bob Thornton e James Gandolfini. Un po’ Lolita un po’ femme fatale, la pianista Scarlett si rivela capace di essere meno prevedibile – anche come teen – e di dare un quid in più a una storia dal taglio sempre in bilico tra definizioni contrastanti. Grazie anche, va detto (e vale come merito), della direzione e dei dialoghi regalatile dai due geniali fratelli.
5. Don Jon (2013)
Meno caratterizzata e con meno sfumature, la Barbara del film d’esordio alla regia di Joseph Gordon-Levitt è una donna di oggi (forse di ieri), seducente e sensuale, decisa e consapevole del suo corpo e delle sue priorità. Anche quelle apparentemente meno prevedibili in un film su un Don Giovanni moderno che regala a Scarlett Johansson una scena di una carica erotica non indifferente. Ma anche un ruolo da viziata e superficiale come pochi ne ha interpretati in carriera. Una donna tanto insopportabile e fastidiosa quanto irresistibile, che non sappiamo se augurarvi di incontrare o meno… Fate voi. In fondo è sempre Scarlett Johansson!
){kind=link}