Animal House in tv, 5 curiosità per i 45 anni del cult con John Belushi

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Animal House

2 – Toga, Toga, Toga

Popolari tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 i Toga Party delle confraternite universitarie divennero di nuovo molto in voga dopo l’uscita del film. Un altro degli effetti della travolgente e dissacrante comicità di John Belushi, vero protagonista anche dietro le quinte del film, come dimostra la difficoltà di Stephen Furst a restare serio nella scena in cui Bluto si schiaccia una lattina di birra contro la fronte e si spacca una bottiglia di birra in testa per rallegrare Flounder, che dovette venir rifatta almeno 18 volte.

Un soggetto eccessivo in tutti i sensi, che rese faticoso a Landis e alla produzione il riuscire a tenerlo sotto controllo almeno fino alla fine del film. Facendogli bere tè freddo invece del whiskey e tenendolo separato dal resto del cast (sia soggiornando con la moglie Judith in un alloggio separato, sia vietandogli di andare in viaggio con gli altri, che per creare l’affiatamento mostrato sullo schermo organizzavano feste ogni sera).

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3 – John Landis contro tutti

Potendo contare su un budget di due milioni e mezzo di dollari, John Landis dovette tagliare ampiamente i costi, limitandosi a girare quasi interamente nel campus dell’Università dell’Oregon a Eugene, che – davvero poco entusiasta di ospitare la troupe – concesse loro solo un mese di tempo. E trovando personalmente ogni soluzione ai problemi che si presentavano. Come quando sacrificò parte della sua folta barba e capelli per interpretare il lavapiatti che cerca invano di fermare Bluto in una scena purtroppo tagliata o quando portò i protagonisti in un barbiere locale dopo aver licenziato il parrucchiere della produzione che chiedeva di lavorare meno.

In fondo, Animal House era per lui “il mio film”, tanto da scontrarsi con gli sceneggiatori, forti dei loro studi da East Coast mentre Landis aveva abbandonato le scuole superiori di Hollywood. Lo stesso Harold Ramis ricordò di aver praticamente vissuto con lui per due anni, che odiò.

 

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