Candidato a tre Oscar come miglior regia a Stephen Daldry, miglior sceneggiatura originale a Lee Hall e miglior attrice non protagonista a Julie Walters, Billy Elliot vinse tre BAFTA nel 2001, tra cui il premio al miglior interprete andato al giovanissimo Jamie Bell, il ballerino esordiente che a soli 14 anni conquistò il pubblico globale. Il film riscontrò un grande successo tanto di critica quanto di pubblico e incassò al botteghino in tutto il mondo oltre 109 milioni di dollari a fronte di un budget di 3 milioni di sterline.
Billy Elliot, sinossi
La vita di Billy Elliot (Jamie Bell), figlio undicenne di un minatore di carbone (Gary Lewis) nel nord dell’Inghilterra, cambia per sempre quando si imbatte per caso in una lezione di danza classica. In poco tempo, si ritrova a ballare, dimostrando un talento raro, mai visto dall’esigente istruttrice della classe, la signora Wilkinson (Julie Walters). L’armonia della musica classica e la grazia della disciplina della danza si mischiano al linguaggio grezzo e aspro della piccola provincia inglese in cui la signora Wilkinson riesce a riscoprire un rinnovato entusiasmo per l’insegnamento grazie al potenziale del ragazzo. Il talento fuori dal comune di Billy gli consentirà di raggiungere il suo grande sogno e cambierà la sua vita e quella di tutti coloro che gli sono vicini.
Ecco 3 curiosità sul film Billy Elliot
1. Dal film al libro, al musical
Nel 2004 la rivista Total Film definì Billy Elliot il 39º miglior film inglese di tutti i tempi. Dalla sceneggiatura è stato desunto l’omonimo romanzo scritto da Melvin Burgess, uscito in Gran Bretagna nel 2001 e in Italia nel 2002.
Quando Sir Elton John vide il film al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, immediatamente propose al regista Stephen Daldry di farne un musical teatrale. La produzione del musical tratto dal film, le cui musiche furono scritte dallo stesso Elton John su testi dello sceneggiatore Lee Hall, debuttò al Victoria Palace, a Londra, nel maggio 2005. L’opera, costata 5,5 milioni di sterline, raccolse recensioni entusiastiche, numerosi premi e nomination.
La versione lanciata a Broadway nel 2008 costò 18 milioni di dollari, oltre il triplo del budget iniziale del film stesso, e vinse il Tony Award 2009 per il miglior musical, andando avanti con la programmazione fino al gennaio 2012.
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