Cannes 2024, il meglio dei titoli e delle star nel programma del 77mo Festival

Dal 14 al 25 maggio

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Da Furiosa a Megalopolis, passando per Parthenope e Il conte di Montecristo e molto altro, Cannes 2024 si annuncia anche in questa 77ma edizione un Festival ricco di anteprime mondiali da non perdere firmate da grandi autori come Francis Ford Coppola, Yorgos Lanthimos, David Cronenberg, Oliver Stone, Paolo Sorrentino e con star del calibro di Adam Driver, Emma Stone, Kevin Costner, Pierfrancesco Favino, Selena Gomez, Uma Thurman, Richard Gere, Gary Oldman, Kate Blanchett e molti altri, per non parlare delle chicche di Michel Hazanavicius e Valeria Golino.

L’attesa per il 77° Festival di Cannes si fa sempre più breve. Dal 14 al 25 maggio la prestigiosa Croisette della Costa Azzurra tornerà ad animarsi con film e talent di richiamo mondiale che daranno inizio alla parte più glamour della nuova grande stagione festivaliera del cinema. 22 titoli in Concorso, 7 Fuori concorso, Proiezioni Speciali e le sezioni collaterali e parallele di Un Certain Regard e della Quinzaine des Cinéastes animeranno per 12 giorni la cittadina francese con film provenienti da tutto il mondo e una consistente partecipazione italiana.

Gli italiani a Cannes 2024

Quando lo scorso 11 aprile il Delegato Generale Thierry Frémaux aveva annunciato la selezione ufficiale del 77° Festival di Cannes, sembrava che la presenza dell’Italia a Cannes 2024 fosse più esigua di quanto non si è poi rivelata con le integrazioni successive.

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Se prima potevamo fregiarci della partecipazione in Concorso di Paolo Sorrentino con Parthenope e di Roberto Minervini in Un Certain Regard con The Damned, ora sappiamo che anche Valeria Golino presenterà la sua serie ispirata al romanzo postumo di Goliarda Sapienza, L’arte della gioia, nella sezione Rendez-Vous With… Ancora un italiano di primo ordine, Pierfrancesco Favino, c’è nel film Le Comte de Monte-Cristo, adattamento dell’omonimo romanzo di Alexandre Dumas da parte dei registi della saga dei Moschettieri, Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, Fuori concorso.

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Favino avrà anche l’importante ruolo di membro della giuria internazionale del Concorso presieduta quest’anno da Greta Gerwig. Mentre, sempre nella competizione ufficiale, un altro film rende omaggio ad una grande indimenticabile figura del cinema italiano, Marcello mio di Christophe Honoré, in cui Chiara Mastroianni cercherà di vestire i panni del celebre padre, compagno di Catherine Deneuve.

I grandi titoli internazionali di Cannes 2024

Volendo procedere in ordine sparso, di grande richiamo in concorso sono i film di Francis Ford Coppola e Yorgos Lanthimos. Il regista greco, appena uscito dal recente successo agli Oscar con Povere Creature, riporta Emma Stone sul grande schermo per un film, Kinds of Kindness, che si annuncia un po’ come un ritorno al suo stile primigenio, grazie anche alla presenza in scrittura del suo storico collaboratore Efthimis Filippou, autore con Lanthimos di successi come The Lobster, Il sacrificio del cervo sacro e altri.

Non da meno è Coppola, nel suo caso un vero e proprio ritorno alla regia e alla sceneggiatura a distanza di oltre dieci anni dal suo ultimo progetto. Il regista newyorkese di origini italiane, sei volte premiato agli Oscar, aveva in mente questo film sin dagli anni ’80, Megalopolis, l’attesissima “favola epica” che vede protagonista Adam Driver, è ispirata al classico di Fritz Lang Metropolis (1927) e al romanzo di Ayn Rand “La fonte meravigliosa”.

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Torna in Concorso, ma a distanza solo di un anno dallo scorso passaggio di Crimes of the future sempre a Cannes, anche David Cronenberg con The Shrouds, thriller horror con Vincent Cassel, Diane Kruger e Guy Pearce, storia di un uomo d’affari vedovo che costruisce un dispositivo per connettersi con i morti.

Altro body horror in Concorso interpretato da Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid, The Substance è firmato da Coralie Fargeat, regista francese che potrebbe stupire come già fece Julia Ducournau con il suo Titane (2021).

In termini di quelli che si annunciano come possibili blockbuster, Cannes 2024 offre l’anteprima di Furiosa: A Mad Max Saga diretto da George Miller con Anya Taylor-Joy nei panni dell’eroina guerriera rinnegata, Furiosa, prima che si unisse a Mad Max in “Fury Road”.

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Anche Kevin Costner torna al suo genere preferito, il western, con la prima parte di una saga divisa in due capitoli, Horizon: An American Saga, cronaca di quindici anni sfaccettati di espansione e insediamento del West americano prima e dopo la Guerra Civile, in cui l’attore e regista è affiancato da Sienna Miller.

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Il regista Paul Schrader porta a Cannes un considerevole cast composto da Uma Thurman, Jacob Elordi, Richard Gere, Michael Imperioli per il suo Oh, Canada, film in Concorso basato sul romanzo del 2021 “Foregone” di Russell Banks, storia di uno scrittore tormentato sull’orlo della morte, canadese-americano di sinistra fuggito in Canada per evitare il servizio di leva obbligatorio per la guerra in Vietnam.

D’interesse anche il nuovo film del regista di origini iraniane Ali Abbasi, The Apprentice, in cui Sebastian Stan interpreta un giovane Donald Trump nel momento in cui avviò la sua attività immobiliare a New York negli anni Settanta e Ottanta. Mentre Alicia Vikander e Cate Blanchett sono protagoniste della commedia Fuori concorso Rumours di Guy Maddin, in cui i leader di sette ricche democrazie si perdono nei boschi durante la stesura di una dichiarazione su una crisi globale. Restando sul tema politico, spiccano anche Lula, nuovo documentario di Oliver Stone sul presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, Fuori concorso, e Limonov: The Ballad, in Concorso, del regista russo Kirill Serebrennikov, che torna a Cannes con l’adattamento dell’omonimo romanzo di Emmanuel Carrère del 2011, una biografia sullo scrittore e politico dissidente russo Eduard Limonov, fondatore del Partito nazionale bolscevico, interpretato da Ben Whishaw.

Infine degna di nota è la presenza in Concorso di un film di animazione firmato da Michel Hazanavicius, La Plus Précieuse des Marchandises, un viaggio attraverso la foresta polacca in fuga da Auschwitz, dall’omonimo romanzo di Jean-Claude Grumberg che ne firma anche la sceneggiatura.