Stefano Accorsi ha appena vinto il David di Donatello come miglior attore protagonista in Veloce come il vento di Matteo Rovere per l’indimenticabile ruolo di Loris, un asso delle corse che proprio in pista avrò il suo riscatto dalla vita.
E nel film Stefano compare alla guida di auto davvero mitiche per gli appassionati del mondo delle corse e delle auto sportive: la “grintosissima” 205 GTi 1.9 da 130 CV e la 205 Turbo 16, campione del mondo rally 1985 e 1986. Girato tra Imola, Matera e i circuiti di Monza e Vallelunga, Veloce come il vento ha infatti per coprotagoniste anche due auto famosissime nel mondo delle corse: la 205 GTI 1.9 da 130 CV e una vera leggenda del rally proveniente dal Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux., la 205 Turbo 16 da 400 CV, guidata da Accorsi in una gara clandestina mozzafiato ambientata tra i Sassi di Matera.
Per questo film, accanto al difficile lavoro sulla sua fisicità per restituire l’inquietudine del personaggio di Loris, Accorsi ha voluto anche imparare davvero a guidare le auto da corsa per ricorrere il meno possibile a controfigure. Per l’occasione ha avuto un maestro d’eccezione: Paolo Andreucci, pilota ufficiale di Peugeot Sport Italia e nove volte campione italiano rally.
