Catching Fire: The Story of Anita Pallenberg, la recensione

In anteprima alla Festa del Cinema il doc basato sulle memorie inedite di Anita Pallenberg e narrato da Scarlett Johansson

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IL FATTO

Anita Pallenberg, modella, attrice e musa dei Rolling Stones, in particolare di Keith Richards, con cui intrecciò una tumultuosa relazione da cui nacquero due figli. Questa è la storia di una donna libera, avventurosa e senza paura.

L’OPINIONE

Ci sono state, negli anni Sessanta e Settanta, alcune donne che hanno attraversato l’arte e la Storia con personalità difficilmente eguagliabili. Nella factory di Andy Wahrol a New York, catalizzatore di esperienze ed energia, ne passarono molte. Christa Päffgen, meglio nota come Nico, senza la sua voce il primo album dei Velvet Underground, quello leggendario con la copertina con la banana su sfond bianco disegnata da Wahrol, non sarebbe stato un successo egualmente dirompente. E il suo album da solista, Chelsea Girl, è un disco semplicemente magnifico.

E come dimenticare Edie Sedgwick, modella e attrice ancora per Wahrol, purtroppo morta suicida ad appena 28 anni, dopo però essere diventata un’icona di moda e di bellezza.

E poi, spostandoci dalla’ltra parte dell’oceano, Marianne Faithfull, che negli anni della Swingin’ London, poco più che ventenne, aveva già un matrimonio alle spalle, un figlio e una relazione con Mick Jagger, il cantante dei Rolling Stones.

Era il 1966, e nello stesso periodo c’era un’altra donna senza la quale gli Stones non sarebbero quello che sono oggi: il suo nome era Anita Pallenberg, modella e attrice italo-tedesca, uno spirito libero e inarrestabile, che un giorno entrò nella vita di Brian Jones e di tutta la band, diventandone musa, amante, madre, sorella e alla fine anche vittima.

Tutto questo viene raccontato nel documentario di Alexis Bloom e Svetlana Zill attraverso le parole di un’autobiografia mai pubblicata ritrovata dal figlio Marlon Richards (suo e di Keith) dopo la morte della madre, avvenuta nel 2017.

Catching Fire The Story of Anita Pallenberg è un documento che ci presenta una donna consapevole di avere avuto una vita che molti le avrebbero invidiato, ma che in realtà fu una prigione, da cui riuscì a fuggire quando non era ancora così tardi, ma già con danni difficilmente riparabili.

Il film, asciutto e lineare, si avvale delle testimonianze delle due persone più vicine ad Anita, i suoi figli naturalmente, Marlon e Angela, ma anche di Kate Moss, che ne divenne amica e la considerava un esempio di stile e di female empowerment, e di Keith Richards, mai inquadrato ma presente con le sue memorie.

A prestare la voce alla protagonista è Scarlett Johansson. Catching Fire The Story of Anita Pallenberg è un bel ritratto di una donna che ha segnato un’epoca (fu anche la malvagia antagonista di Jane Fonda in un cult come Barbarella) e che merita di non essere dimenticata e raccontata senza ipocrisie.

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Factory Girl, in cui Sienna Miller interpreta Edie Sedgwick, e Nico 1988, bel film di Susanna Nicchiarelli sugli ultimi mesi di Christa Päffgen, finalmente  libera di essere sé stessa.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
catching-fire-the-story-of-anita-pallenberg-la-recensioneIL FATTO Anita Pallenberg, modella, attrice e musa dei Rolling Stones, in particolare di Keith Richards, con cui intrecciò una tumultuosa relazione da cui nacquero due figli. Questa è la storia di una donna libera, avventurosa e senza paura. L’OPINIONE Ci sono state, negli anni Sessanta e...