La storia di Peppino Fumagalli – Presentato a Venezia il doc di Massimiliano Finazzer Flory

Il nuovo film del regista di Altri comizi d'amore racconta la famiglia e l'azienda di elettrodomestici che nel Dopoguerra incise sul costume italiano

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Qualsiasi impresa ha come origine la cultura“, ha affermato Massimiliano Finazzer Flory, regista e sceneggiatore del documentario La storia di Peppino Fumagalli, la Candy, le imprese, la famiglia, presentato il 2 settembre allo spazio di Fondazione Ente dello Spettacolo dell’Hotel Excelsior. Al centro, come suggerisce il titolo, l’azienda di elettrodomestici Candy, fondata nel 1927 da Eden Fumagalli e portata al successo da Peppino e dai suoi fratelli Enzo e Niso.

Del film è stata presentata una prima versione da 30 minuti (che saranno 50 in quella che vedremo nelle sale). “Entrando in questa casa stavo pensando che la tradizione non è una colonna spezzata, ma resiste alle ingiurie del tempo, uno spirito che da essa promana“, afferma il regista e sceneggiatore entrando a casa Fumagalli: protagonisti del doc sono infatti gli eredi Lella, Laura, Aldo e Beppe Fumagalli che ricostruiscono la storia aziendale e di famiglia intrecciata con quella del costume italiano, segnata da un oggetto come la lavatrice Candy 50, che in un’epoca dove alle donne era demandata la cura della vita domestica cambiò la vita di molte.

Una vicenda dove “le macchine non fanno più la guerra, le macchine fanno la pace“, sottolinea allora Finazzer Flory introducendo l’anteprima del film, che può dirsi anche “romantico, non mi vergogno a dirlo“. Un modo, per il documentarista, di contribuire al dialogo tra mondo della cultura e mondo dell’industria, il cui rapporto ritiene essere stato a lungo condizionato da un “malinteso“.

La famiglia-azienda Fumagalli “ha rivoluzionato il quotidiano“, ha sottolineato all’Excelsior Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati. Intervenuti anche Katia De Ros, Vicepresidente Confindustria, e uno dei quattro fratelli Fumagalli, Aldo.