Venezia 80, About Last Year: presentato il doc italiano in concorso alla SIC

Il ballroom, la ricerca da parte delle donne di uno «spazio sicuro» in un mondo che non lo è, le istanze di liberazione sessuale nel film d’esordio di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova

0

Alla 38ma Settimana Internazionale della Critica (la sezione autonoma e parallela della Mostra del Cinema di Venezia promossa dal SNCCI e dedicata alle opere prime) è stato il turno del lungometraggio italiano in concorso, About Last Year, esordio delle registe Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova. Un documentario dove seguiamo un anno della vita di tre ventenni della periferia di Torino, Celeste, Giorgia e Letizia, che trovano uno spazio dove poter essere sé stesse nella comunità del ballroom. Proprio dall’incontro delle filmmaker con una delle “family” di questo ambiente, la Kiki House of Savoia (oggi Kiki House of Fiorucci), prende le mosse nel 2017 quello che poi diventerà il doc.

«Abbiamo incontrato questa family per fare dei video promozionali», ci spiega Dunja Lavecchia, «da lì ci siamo subito innamorate di questo mondo e nel corso degli anni siamo state con loro, abbiamo iniziato a capire che tipo di storia volevamo raccontare, perché potenzialmente ci siamo trovate davanti un materiale umano, estetico, narrativo incredibile». Alla fine, il punto di vista scelto è stato quello delle donne che, all’interno della comunità, trovano «uno spazio sicuro. Tutte noi in quanto donne lo ricerchiamo: da quando siamo lanciate nella società dobbiamo trovare un modo, degli strumenti per corazzarci e avere consapevolezza, perché il mondo esterno per noi non è un posto sicuro. Siamo partite da questa esigenza, mostrataci dalle tre protagoniste che abbiamo frequentato e a cui ci siamo affezionate. Loro hanno scelto questa comunità, ma il bisogno che esprimono è trasversale».

Il taglio scelto per raccontare le tre ragazze al centro del film, prosegue Lavecchia, è stato «molto intimo, a livello sia narrativo che visivo. Noi siamo letteralmente attaccate con la camera alle protagoniste tutto il tempo, c’è una grande prevalenza di primi e primissimi piani, questa è una scelta di regia molto precisa. Ci hanno dato molta fiducia, e noi siamo partite da queste tre piccole storie, che però diventano grandi dal momento in cui iniziano a portare delle istanze universali».

Comprese quelle delle tante persone LGBTQ+ ancora vittime di discriminazioni e violenze di ogni tipo. Il ballroom, non a caso, nasce a New York nella comunità queer latina e afroamericana. «Abbiamo bisogno di film a tematica LGBTQ+», sottolinea Lavecchia, «il nostro ha la specificità di raccontare storie di tre donne che tecnicamente non appartengono a questa comunità ma che la abbracciano completamente. Il nostro quindi è uno sguardo femminile, e riteniamo che ciò sia fondamentale, non perché alcuni uomini non possano raccontare adeguatamente questi argomenti, ma perché l’esperienza che in quanto donne noi facciamo nel nostro percorso fa la differenza».

About Last Year è un esordio anche dal punto di vista produttivo, che ha unito Stefano Cravero, Enrico Bisi, Mattia Puleo ed Elena Ciofalo per Base Zero e Cinefonie, col sostegno di Film Commission Torino Piemonte. «Nel nostro caso», afferma Bisi, «avevamo due sfide da affrontare: il fatto di essere produttori indipendenti, e aggiungerei davvero indipendenti, perché il concetto di produzione indipendente in Italia è molto “ampio”, e il fatto che fosse un’opera prima di tre registe insieme. Io credo sia fondamentale che il nostro cinema riesca a recuperare uno spirito indipendente, perché soffriamo di omologazione».