CANNES, DIARIO DI BORDO DEL 15 MAGGIO: “THE LOBSTER”, “SAUL FIA” E “IRRATIONAL MAN”

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Sotto il sole di Cannes – tra persone in cerca di invitations en plus e abiti da sera in pieno giorno – si alternano code colossali e film che oscillano tra il capolavoro e il manierismo filosofico. 

Dalle bizzarrie di The Lobster al magnifico Saul fia, passando per il nuovo film di Woody Allen, Irrational Man. Nello stesso giorno convivono sullo schermo la Tragedia indelebile della Storia, una realtà possibile e divi in versione più o meno riconoscibile (Colin Farrell con baffi e pancetta, Joaquin Phoenix con sola pancetta…).

Saul fia
Saul fia

Notte e nebbia
Saul fia opera prima dell’assistente di Béla Tarr Laszlo Nemes è un capolavoro.
Nemes segue ovunque Saul, un sonderkommando, un ebreo deportato addetto ai lavori in un campo di concentramento nazista. Un bambino, che sopravvive miracolosamente allo Zyklon B di una camera a gas, viene soffocato da un ufficiale in camicie bianco (assistiamo alla scena in campo medio come Saul). L’uomo, il cui istinto di sopravvivenza pareva avere soffocato ogni coscienza, cercherà per tutto il campo un rabbino che possa recitare il canto funebre del kaddish e dare degna sepoltura al ragazzo che riconosce come suo figlio. «Ma tu non hai un figlio, Saul! » gli dice qualcuno. L’indicibile resta fuori fuoco, fuori campo, eppure eterno, incancellabile, sempre presente. Un lavoro sul “quadro” e sul sonoro che sconvolge come la realtà inenarrabile raccontata da Nemes.

The Lobster
The Lobster

Considera l’aragosta
L’autore greco Yorgos Lanthimos (premiato alla Mostra di Venezia per la sceneggiatura di Alps) porta a Cannes un’opera anomala popolata da divi internazionali, da Colin Farrel a Rachel Weisz, fino alla nuova “Bond girl” Léa Seydoux. In un futuro prossimo le persone celibi sono obbligate a trovare un partner entro 45 giorni, altrimenti saranno trasformate in un animale e liberate nel bosco. Il tempo del malinconico single David (Colin Farrell) sta per scadere e l’uomo è sul punto di diventare un’aragosta… Nel cast stellare ritroviamo anche l’ottimo John C. Reilly, che, insieme a Vincent Cassel, è tra gli attori presenti con più film a Cannes 68 (è anche in Lo cunto di Garrone e in Les cowboys alla Quinzaine). Reilly ci racconta: «Mi piace l’assurdo! E nella sceneggiatura che mi ha mandato Yorgos ce n’era in quantità, mescolata a uno humour unico e una riflessione non banale sulla vita di coppia ».

 

Irrational Man
Irrational Man

L’uomo filosofico
Un’altra storia di cuori infranti (e un altro divo con pancetta, Joaquin Phoenix) è quella da cui parte il nuovo film di Woody Allen: Irrational Man (guarda la gallery qui sotto!). Un professore di filosofia (Phoenix), devastato da un matrimonio andato a male, ha l’anima divisa tra una collega e una studentessa (Emma Stone). Allen torna in Croisette con ottimi attori e la nuova musa Emma Stone con cui aveva già lavorato per Magic in the Moonlight. Il film è ricco di battute memorabili («la filosofia? Una stronzata! » dice il “filosofo” Phoenix), ma con una prima parte meno riuscita e con dialoghi a tratti un po’ filosofeggianti e di maniera. Il momento più “alleniano” della conferenza stampa è stato quando un giornalista ha chiesto all’autore se ha mai pensato di uccidere qualcuno nella vita reale, come accade a certi suoi personaggi sullo schermo: «In questo preciso momento, mentre parli! ».

Luca Barnabé

Sfoglia la fotogallery di Irrational Man!

(foto di Pietro Coccia)