DI MARCELLO GAROFALO
Paolo Sorrentino nel suo Youth- La giovinezza (in concorso al Festival di Cannes e in uscita nelle sale italiane il 21 maggio) li ha messi l’uno accanto all’altro per una sfida recitativa di alto livello: Michael Caine e Harvey Keitel. Ma ripercorrendo la loro filmografia, ci sono almeno due titoli nei quali questi due grandi attori offrono interpretazioni che scavalcano anche i confini del âbizarroâ: Vestito per uccidere (Dressed to Kill, 1980) di Brian De Palma e Il cattivo tenente (Bad Lieutenant, 1993) di Abel Ferrara.
In Vestito per uccidere Michael Caine è il Dr. Robert Elliott, uno psichiatra newyorkese che rivela una doppia personalità. Essendo Dressed to Kill ormai un âclassicoâ che ogni cinéphile degno di questo nome ha visto almeno una volta nella vita, non temiamo l’effetto-spoiler rivelando che è proprio Caine l’assassino che uccide a colpi di rasoio, indossando impermeabile nero, parrucca bionda e occhiali da sole. Indimenticabile il suo aplomb nella scena in cui Nancy Allen tenta di adescarlo proponendosi dinanzi a lui in reggiseno, slip e reggicalze.
Non è da meno in quanto a comportamenti âsvalvolatiâ Harvey Keitel, nei panni (e senza) di un “Cattivo tenenteâ della polizia americana, corrotto e dedito a tutti i tipi di droga, alcool e gioco d’azzardo. In preda a una crisi mistica vede anche Gesù che gli viene incontro; non contento, si prodiga in pubblico in atti contro la decenza e si mostra pure disperatamente, completamente, svestito.
Nel film di Sorrentino Youth-La giovinezza Caine e Keitel, sono Fred un direttore d’orchestra e Mick un regista e si scambiano un significativo dialogo tra vecchi amici:
– Hai pisciato oggi?
– Quattro gocce. Tu?
– Uguale, più o meno.
– Più o meno?
– Meno.
âMoooooooooolto interessante!â avrebbe concluso il Leprotto Bisestile in âAlice nel paese delle meraviglieâ.