L’horror è morto. O forse no. Nel nuovo millennio, si è reinventato attraverso nuove saghe, recuperando codici cinematografici, portando ancora più in alto l’asticella della soglia di visibilità. Da una parte, ci sono esempi di estremizzazione sadica e voyeuristica; dall’altra, il genere si è rivelato funzionale per esplorare nuove sfumature dell’animo umano. Giocando con i generi e con quegli archetipi che hanno strutturato le storie dell’orrore, utilizzati oggi non più soltanto per far paura, ma per riflettere su chi siamo.
Ecco la top 10 con i migliori film horror degli ultimi quindici anni!
10 – DENTI (2007)
di Mitchell Lichtenstein
Osteria Numero Venti. I fan dell’horror duri e puri storceranno il naso, ma il film di Lichtenstein mette sullo schermo una leggenda popolare come quella della vagina dentata senza mai cadere nel ridicolo, tra evirazioni scioccanti e inquietudini giovanili. Un piccolo cult, esilarante e tragico, che rende crudele e iniquo il contrasto tra i sessi, decretando un’impietosa e orrorifica superiorità femminile.
9 – SAW-L’ENIGMISTA (2004)
di James Wan
Che piaccia o meno, è il capitolo iniziale della saga horror che ha maggiormente influenzato gli anni zero, riabilitando il torture porn, includendo tutti gli eccessi – spesso gratuiti – del caso. Il trionfo del sadismo, ai danni di chi disprezza il valore supremo dell’esistenza. Siamo arrivati al settimo episodio e la mattanza sembrava dovesse essersi conclusa, ma è una pia illusione: l’ottava sinfonia è già stata annunciata.
8 – FINAL DESTINATION (2000)
di James Wong
Efficacissimo teen horror, con la Morte come unico vero protagonista, gli altri attori sono solo dei figuranti. Ottima suspense, che si concentra sui banali incidenti del quotidiano, della vita domestica, lasciando fuori mostri e fantasmi. Per nulla disprezzabili neppure i tre seguiti: il risultato è una delle saghe più macabre e truculente ma efficaci del quindicennio.
7 – RESIDENT EVIL (2002)
di Paul W.S. Anderson
Probabilmente, il miglior film che sia mai stato tratto da un videogioco, soprattutto grazie alla presenza trascinante di una Milla Jovovich decisamente in gran spolvero, dalla prestanza fisica torrida, che combatte gli zombi come una forsennata, tra trovate gore sorprendenti e una caterva di citazioni cinefile. Non passa inosservata neppure una notevole Michelle Rodriguez. Quattro seguiti, annunciato per il 2017 il sesto capitolo, che dovrebbe essere quello finale.
6 – SHADOW (2010)
di Federico Zampaglione
Sorprendente incursione nell’horror del cantante dei Tiromancino (seguita dal meno convincente Tulpa), che realizza il miglior film italiano dal genere dai tempi di Phenomena di Dario Argento. Magnifica la prima parte, tra inseguimenti e strade di montagna, un po’ più convenzionale la seconda, debitrice dei Saw e degli Hostel. Bellissimo, però, il finale in chiave antimilitarista.
5Â – LA CASA DEI 1000 CORPI (2003)
di Rob Zombie
Entusiasmante esordio dietro la macchina da presa dell’ex metallaro Rob Zombie, folle, visionario, grezzo e sporcata di insana violenza, all’interno di un universo freak emarginato e indubbiamente perverso. Un bel pugno nello stomaco, un’idea di cinema che si regge soltanto sulla forza delirante delle immagini. Tantissimi i punti di riferimento: da The Rocky Horror Picture Show a Non aprite quella porta.
4 – THIRST (2009)
di Park Chan-Wook
Vergognosamente inedito in Italia. Si tratta del titolo più importante, insieme a Old Boy di Park Chan-Wook, di uno dei registi più innovativi, talentuosi e moderni del nuovo millennio. Melodramma horror dalla bellezza visiva stratosferica, trionfo passionale di un cinema alla ricerca costante di nuove soluzioni, di nuove strade da percorrere, ancora meglio, alla ricerca consapevolmente disperata di un amore impossibile.
3 – THE OTHERS (2001)
di Alejandro Amenábar
Mystery movie di una classe sopraffina, che rinuncia a trovate gore e si concentra esclusivamente sulla costruzione della tensione, tra rumori, sussulti e ambienti spettrali. Indimenticabile Nicole Kidman, ancora bellissima, in una delle sue interpretazioni più audaci. Ha dato il via al nuovo filone spagnolo (Juan Antonio Bayona, Jaume Balagueró, Andres Muschietti), decisamente meno efficace.
2 – LASCIAMI ENTRARE (2008)
di Tomas Alfredson
Horror romanticissimo, decadente, di una bellezza invernale e innevata, dove il piccolo Oskar, vessato dai bulli, si farà beffa dei suoi compagni di classe grazie all’amicizia con la misteriosa vicina di casa Eli. Malinconia svedese: un po’ Twilight che incontra le turbe giovanili di We are the best!, senza frasi da Baci Perugina ma con le emozioni tipiche del miglior romanzo di formazione.
1 – BABADOOK (2014)
di Jennifer Kent
Con un budget di soli due milioni e mezzo di dollari, la regista Jennifer Kent ha realizzato un horror profondo e viscerale, che si confronta con le paure e le ossessioni dell’infanzia, nascoste nella cameretta e nel buco nero emotivo di ogni bambino. Che, in fondo, sono le stesse di una mamma vedova dalla mente devastata: il mostro convive con la nostra quotidianità, e abita a casa nostra.
Emiliano Dal Toso