LA JULIETA DI ALMODÓVAR? ERA MERYL STREEP

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Julieta? Doveva essere Meryl Streep nel primo film di Pedro Almodóvar girato interamente in lingua inglese negli Stati Uniti. «Ma all’ultimo momento, poco prima di girare, mi sono sentito terribilmente insicuro», ha confessato a Variety il regista spagnolo. Così Julieta è stato girato in spagnolo come tutti gli altri film di Almodóvar e con due attrici spagnole per protagoniste: Emma Suarèz e Adriana Ugarte. Julieta inoltre doveva titolarsi Silencio, ma il titolo era già stato scelto da Martin Scorsese per la sua nuova opera con Andrew Garfield e Liam Neeson. Dunque, in partenza Julieta era tutt’altro film, ma il regista non è pentito della scelta, perché ambientare la storia in Spagna gli ha permesso di approfondire i temi di perdita e senso di colpa.

Tratto dal romanzo di Alice Munro, In fuga, Julieta racconta la storia di una donna che ha interrotto da anni i rapporti con la figlia e, decisa a recuperare il legame, comincia a scrivere una lunga lettera esprimendo tutto ciò che per anni ha tenuto segreto. Almodóvar pensava di proporre alla Streep proprio il ruolo principale che nella versione finale del film invece è stato diviso in due parti, interpretate, appunto, dalla Ugarte e dalla Suárez. Nonostante l’esperimento fallito però, Almodóvar non sembra più pensare a un film in inglese, anzi, nella stessa intervista di Variety, accusa di sessismo i grandi Studios. «Hollywood perde un’opportunità gigantesca non creando ruoli per le donne, non immaginando parti interessanti per parlare di madri, ragazze, figlie, nuore…», spiega Almodóvar. «Abbiamo tutti questi film su eroi e nemici da battere di cui fanno il sequel e il prequel. E quando appare una donna, la sua funzione è solo quella di provare che l’eroe non è omosessuale…»

Il regista spagnolo fa poi notare che se attrici come Jessica Lange e Susan Sarandon si rivolgono al teatro e alla televisione è perché nel cinema non trovano progetti adatti alla loro età. La situazione sembra essere un pò meglio in Europa, dove – per esempio – Isabelle Huppert e Juliette Binoche continuano a trovare ruoli importanti, ma se lavorassero a Hollywood non avrebbero alcuna opportunità. «C’è una specie di diabolico sessismo, e dico diabolico perché non c’è nessuno che possiamo realmente accusare di essere responsabile». Date le premesse, il buon Pedro probabilmente non girerà mai un film negli Stati Uniti…