Addio a M. Emmet Walsh, detective per i Coen e in Blade Runner

Nei settant'anni di carriera spiccano Gente comune, Critters e Knives Out

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M. Emmet Walsh

Per lui il celebre critico cinematografico Roger Ebert aveva teorizzato la sua “regola di Stanton-Walsh”, secondo la quale “nessun film con Harry Dean Stanton o M. Emmet Walsh in un ruolo secondario può essere del tutto brutto“, e per quanto M. Emmet Walsh non abbia mai vinto un Oscar o un Emmy, la sua morte è quella di un personaggio storico della Hollywood degli ultimi cinquant’anni. Caratterista dal volto riconoscibilissimo, fu il capo di Harrison Ford nella polizia di Los Angeles in Blade Runner e il detective privato Loren Visser del Blood Simple del 1984, film d’esordio dei fratelli Coen.

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La sua morte, arrivata a 88 anni per arresto cardiaco a St. Albans nel Vermont,  risale in realtà allo scorso martedì 19 marzo, come dichiarato a THR dal suo manager di lunga data, Sandy Joseph, che ha ufficialmente confermato la scomparsa di quello che Edgar Wright (nel post che trovate in fondo alla pagina) ha definito “l’attore caratterista per eccellenza”.

Questo grazie a una carriera ricca di ruoli iconici e oltre 100 grandi film, che iniziò – dopo il debutto in televisione in un episodio di The Doctors – alla fine degli anni ’60 con la partecipazione a Alice’s Restaurant e Il piccolo grande uomo di Arthur Penn e quella non accreditata in Midnight Cowboy, nel quale possiamo scorgerlo come passeggero di un autobus nella sconvolgente scena finale.

M. Emmet Walsh

Nato a Ogdensburg, New York, nel 1935 e cresciuto a Swanton, Vermont, dopo essersi laureato in marketing alla Clarkson University, Walsh è passato presto a dedicarsi alla recitazione interpretando un giornalista sportivo nell’indimenticabile e duro sport movie Colpo secco con Paul Newman, l’ufficiale di libertà vigilata di Dustin Hoffman in Vigilato speciale, il cecchino che dà la caccia a Steve Martin in Lo straccione del 1979. Ma anche – e soprattuto – Bryant, il capitano di polizia che richiama in azione Rick Deckard in Blade Runner, e il diabolico Loren Visser nell’esordio alla regia dei fratelli Coen che, assunto per indagare su Frances McDormand, scatena una reazione a catena di omicidi e caos.

Un ruolo chiave nella sua carriera, continuata con i due nel successivo Arizona Junior e in ruoli minori nel Fletch del 1985, in Critters (1986) o Fuori dal tunnel (è lo sponsor di Michael Keaton). Ma anche in Romeo + Giulietta (1996), Il matrimonio del mio migliore amico (1997), Il gigante di ferro (1999) e il Knives Out del 2019, dove è un arrugginito custode. Dopo i vari Fuga dal pianeta delle scimmie, Ma papà ti manda sola?, Serpico, Prigioniero della seconda strada, Brubaker, Gente comune, Silkwood, Twilight, Wild Wild West, l’ultima apparizione sullo schermo resta quella nel western Outlaw Posse di Mario Van Peebles di quest’anno, accanto a Whoopi Goldberg e Cedric The Entertainer.