Jeremy Renner, si parla di invalidità e del rischio amputazione

Ai messaggi di speranza si alternano le preoccupazioni di medici e amici

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Jeremy Renner ospedale

Dopo il terribile incidente di Capodanno e le prime rassicurazioni, dal giorno del suo compleanno (il 7 gennaio) in poi la situazione di Jeremy Renner sembra farsi sempre più confusa. E preoccupante. Il video che ce lo aveva mostrato rilassato – sebbene in terapia intensiva – con la madre e la sorella aveva fatto ben sperare, come anche la foto con l’equipe medica che lo sta seguendo o il messaggio che Kym Renner aveva voluto mandare ai tanti fan in ambasce, ma ora nuove voci iniziano a prendere corpo, e si parla di invalidità permanente e del rischio di amputazione della gamba ferita dal suo battipista PistenBully di 65 quintali.

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Dopo il primo intervento per trauma toracico contusivo, la seconda operazione subita dall’attore non avrebbe risolto la situazione, che apparentemente migliorata non è stata mai chiarita ufficialmente. Almeno negli ultimi giorni, nei quali continuano ad arrivare voci e messaggi di ogni tipo, da quelli rassicuranti e positivi di Colin Farrell (“sta andando bene”) o Hugh Dillon (“sono sollevato che sia sulla strada del recupero”) a quelli raccolti dalla testata RadarOnline, alla quale una persona molto in confidenza con la famiglia Renner avrebbe rivelato che “ci sono seri dubbi sul fatto che potrà mai tornare a camminare correttamente o per niente”, e il timore “che le ferite siano così gravi da non essere più in grado di muoversi come prima, se non addirittura di perdere la gamba.

Qui Jeremy Renner, seguito da madre e sorella, nei corridoi dell’ospedale dopo l’uscita dalla Terapia Intensiva

La causa, la forte emorragia patita inizialmente, prima che arrivassero i soccorsi, fino a che un medico suo vicino di casa non l’aveva fermata con l’applicazione di un laccio emostatico. Un paio di giorni va, si era già parlato di una lunga ripresa che aspettava quello che era stato dichiarato l’Avenger più importante all’interno del MCU,

che però sembrava star facendo “progressi positivi” e “bruciando le tappe” del processo previsto.

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Ma oltre all’aspetto – inevitabilmente – patito mostrato nelle foto, si erano registrate anche le opinioni del Dr. Robert Glatter, del New York City’s Lenox Hill Hospital, che a Fox News Digital aveva parlato di un potenziale dolore cronico che avrebbe potuto affliggere Renner da qui in avanti, e del rischio di danni al cuore connaturato in situazioni come quella di un versamento di sangue e liquidi nella cavità pleurica (o Emotorace). Possibilità citata a RadarOnline proprio dal Dr. Gabe Mirkin, il primo a parlare di amputazione o protesi artificiali.