Sinéad O’Connor, muore la cantante irlandese di “Nothing Compares 2 U”

La cantante irlandese aveva 56 anni

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Sinéad O'Connor

Raggiunse la vetta delle classifiche internazionali con il successo scritto da Prince “Nothing Compares 2 U”, Sinéad O’Connor è morta a 56 anni. La causa della scomparsa deve essere  ancora rivelata.

È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa della nostra amata Sinéad – si legge nella dichiarazione rilasciata dai congiunti – La sua famiglia e i suoi amici sono devastati e hanno chiesto privacy in questo momento molto difficile”.

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O’Connor ha sempre dichiarato apertamente la sua lotta contro la malattia mentale che la affliggeva da anni, il disturbo bipolare. Sulla sua pagina Facebook aveva scritto all’inizio di questo mese di essere tornata a Londra dopo 23 anni e di essere al lavoro su un album che sarebbe dovuto uscire il prossimo anno. Aveva anche condiviso i piani per un prossimo tour in Australia e Nuova Zelanda nel 2024, e in Europa, Stati Uniti e altri territori nel 2025.

Sinéad O’Connor, da un’infanzia difficile a una carriera complicata

Nata a Dublino l’8 dicembre 1966, O’Connor ha avuto un’infanzia difficile, fatta di abusi e maltrattamenti, ma ha mostrato sin da piccola un talento musicale eccezionale. La sua carriera, complicata e controversa, cominciò sin da ragazza e raggiunse il successo con l’uscita nel 1987 del suo album di debutto “The Lion and the Cobra”, che le è valso una nomination ai Grammy per la migliore performance rock vocale femminile.

La svolta internazionale arrivò però con l’uscita del suo secondo album, “I Do Not Want What I Haven’t Got”, che includeva l’arrangiamento di O’Connor di “Nothing Compares 2 U”, canzone originariamente scritta da Prince.

L’interpretazione fatta da O’Connor divenne la numero 1 in diversi Paesi ed rimase in cima alle classifiche in Irlanda per 11 settimane. Fu nominata ai Grammy per la sua interpretazione del brano e per l’album come migliore performance di musica alternativa. Successivamente ha pubblicato altri otto album ricevendo altre candidature ai Grammy.

O’Connor e il cinema

O’Connor è apparsa anche nel ruolo di Nostra Signora nel film di Neil Jordan del 1997 The Butcher Boy. Nel 2012, la canzone “Lay Your Head Down” è entrata a far parte della colonna sonora del film Albert Nobbs, interpretato da Glenn Close, ricevendo una nomination ai Golden Globe per la migliore canzone originale.

O’Connor, una vita controversa

Nel corso della sua carriera, O’Connor ha acquisito notorietà per la sua natura schietta e per le numerose controversie che l’hanno circondata. Ha sempre parlato apertamente di politica, spiritualità e dei suoi problemi di salute mentale. Tanto da arrivare a strappare una foto di Papa Giovanni Paolo II al Saturday Night Live nel 1992 come protesta contro gli abusi sessuali all’interno della chiesa.

Nel 2013, O’Connor scrisse una lettera aperta a Miley Cyrus in merito alle immagini sessualmente esplicite diffuse dalla collega, avvertendola del trattamento delle donne nell’industria musicale ed esortandola a non lasciarsi “sfruttare” dai dirigenti musicali. La lettera ha ricevuto risposte contrastanti.

A causa dei suoi diversi disturbi mentali O’Connor è stata più volte sull’orlo del suicidio. In un’intervista del 2007 ha rivelato di essere affetta da un disturbo bipolare e di aver tentato il suicidio nel 1999 per il suo 33esimo compleanno. Nel 2015 è la stessa cantante a rivelare di aver nuovamente tentato il suicidio.

Nell’agosto 2017, ha pubblicato un video emozionante sulla sua pagina Facebook, in cui affermava di avere tre malattie mentali e di sentirsi sola dopo aver perso la custodia del figlio di 13 anni Shane. Ha continuato dicendo di volersi togliere la vita da diversi anni e che solo i suoi psichiatri e il suo medico la trattenevano. Ha supplicato che qualcuno della sua famiglia si prendesse cura di lei e ha aggiunto che era “una di milioni” di persone stigmatizzate per la propria malattia mentale.

O’Connor era passata a un nuovo account Twitter all’inizio di luglio, usando il suo nome completo. Nel suo ultimo post su Twitter dal suo nuovo account, il 17 luglio, alludendo al suicidio di suo figlio scriveva: “Per tutte le madri di bambini suicidati“. La cantante lascia tre figli, il più giovane, Shane, è morto suicida l’anno scorso all’età di 17 anni.