Timothée Chalamet, Bob Dylan e i consigli di Tom Cruise: «dipende da te!»

Dune, Wonka e le confessioni dell'attore in una intervista su GQ

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Timothée Chalamet GQ

Sarà di nuovo in sala in tempo per Natale, nei panni di Willy Wonka, ma la Origin story diretta da Paul King (qui l’ultimo trailer) non è stata l’unico argomento del quale ha parlato Timothée Chalamet nella lunga intervista rilasciata a GQ. Una conversazione sul processo che sta attraversando, come attore e come persona, e che lo porterà a trasformarsi anche in Bob Dylan, nel tentativo di fare propri i consigli ricevuti da Tom Cruise.

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Quanto al progetto anticipato ad aprile del biopic diretto da James Mangold A Complete UnknownChalamet ha confessato di averci lavorato duro, studiando la vita del cantautore, il suo libro di memorie Chronicles e preparandosi con il team che aveva aiutato Austin Butler a diventare Elvis. E soprattutto con il dialect coach – e insegnante di canto – Tim MonichEric Vetro e la movement coach Polly Bennett. “Ho visto come [Butler] si è dedicato a tutto questo e ho capito che dovevo fare un passo avanti“, ha raccontato l’attore.

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Al quale Tom Cruise aveva mandato una mail di incoraggiamento ai tempi di Dune (il primo, ovviamente, visto che dopo la presentazione al CinemaCon per il secondo dovremo attendere il 25 marzo 2024) nel quale diceva: “Nella Vecchia Hollywood ti avrebbero allenato nella danza e nel combattimento, ma nessuno ti porterà a quegli standard oggi. Quindi, dipende da te“.

Tornando al film su Dylan, sarà difficile poter incontrare un artista tanto riservato, anche se “ora mi piacerebbeammette Chalamet, che pure inizialmente aveva preferito evitare, “per superstizione“. Chissà se ce la farà, prima che inizino le riprese (previste per lo scorso agosto e poi rimandate), anche per sapere di più sul passaggio dalla musica folk al rock  che nel 1965 non entusiasmò molti dei fan della prima ora di Bob Dylan.

Ovviamente il diretto interessato sarebbe la fonte migliore, per queste informazioni e altre, ma se non fosse possibile, il ventisettenne attore di New York sembra pronto a sfruttare la sua “capacità di immaginare, di osservare e di sperimentare“. Il vero segreto della sua preparazione a un ruolo, come sottolinea: “se qualcuno di questi viene compromesso, in qualche modo la tua stessa capacità di creare è compromessa“.

 

L’intervista a Timothée Chalamet su GQ