Late Night with the Devil, la recensione del tv show più spaventoso

Il film dei fratelli Cairnes tra i più sorprendenti di Sitges 2023

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Late Night with the Devil

E’ stato una delle sorprese dell’ultimo SXSW – South by Southwest Film Festival di Austin, ma con l’endorsement di Stephen King era impossibile che il Festival Internacional de Cine de Cataluña di Sitges 2023 non si assicurasse il Late Night with the Devil di Colin e Cameron Cairnes (già premiati in Spagna per il 100 Bloody Acres del 2012). Assolutamente geniale, non riuscivo a distogliere lo sguardo” è stato il responso del papà di IT e Shining sula ricostruzione dell’evento televisivo live che scioccò una nazione. Ovviamente falsa, anche se basata su uno storico show australiano, ma migliore che se fosse vera, e che ci dà la possibilità di ammirare un mai così protagonista David Dastmalchian.

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IL FATTO:

31 ottobre 1977. Night Owls, il talk show notturno di Jack Delroy, è lo spazio preferito dagli insonni negli Stati Uniti. A lungo alla pari del più famoso Johnny Carson, un anno dopo la tragica morte della moglie del presentatore, gli ascolti sono crollati. A un passo da baratro e nel disperato tentativo di recuperare la situazione, ignaro di star per scatenare il male  nell’etere statunitense, Jack ha la geniale idea di organizzare uno speciale di Halloween mai visto nel quale invitare un dotatissimo sensitivo, uno scettico esperto nello smascherare truffatori del paranormale e una giovanissima ospite che rischia di sorprendere tutti.

Late Night with the Devil

L’OPINIONE:

Dopo averlo visto in The Boogeyman e intravisto in Il Cavaliere Oscuro, i vari Ant-Man, The Flash, The Suicide Squad, Oppenheimer, Blade Runner 2049 e Dune di Denis Villeneuve è un ulteriore merito dei fratelli Cairnes di aver scelto Dastmalchian come protagonista di un film sorprendente che ridurre al mero found footage – nonostante la dichiarazione iniziare – sarebbe ingiusto e fuorviante. Convinto il loro protagonista con la riproduzione di una guida tv degli anni ’70 (e la sceneggiatura, ovviamente), i due registi creano scena dopo scena una ricostruzione storica che per atmosfere e atteggiamenti riporta veramente a un tempo in cui il piccolo schermo iniziava a raccogliere i frutti del proprio potere e il pubblico ancora non aveva i necessari filtri per difendersene.

Ispirati da quanto veramente accaduto al The Don Lane Show australiano e dalla propria esperienza diretta negli studi televisivi, nel quasi documentaristico prologo della vicenda i fratelli Cairnes si dedicano a inquadrare storicamente un periodo nel quale benessere e violenza convivevano (e crescevano) nella società statunitense, ossessionata dall’American Dream e dal successo a tutti i costi. Mossa intelligente per liberarsi da eccessivi obblighi di caratterizzazione dei personaggi e potersi dedicare a una diretta simulata – a tutti gli effetti (con tre telecamere su piedistallo, luci d’epoca e soprattutto un incredibile David Dastmalchian a dirigere lo studio) – e al loro omaggio ai talk show e ai film horror degli anni ’70, splatter compreso.

L’utilizzo del bianco e nero per i dietro le quinte (ché nemmeno il diavolo può impedire che la pubblicità vada in onda) e la citazione della casa di Amityville o degli Ed e Lorraine Warren del Conjuring Universe restano degli ammiccamenti cinematografici che gli spettatori apprezzeranno, ma il lento evolversi della trama, l’equilibrio e la coerenza dei dialoghi, delle azioni dei personaggi in scena, persino gli eccessi della conclusione e le tante bizzarrie compongono un unicum senza sbavature. Un divertente special da non perdere, da godere attimo per attimo, accettando la simulazione e godendosi il punto di vista privilegiato che ci regalano Colin e Cameron. Compreso il delirio finale nel quale ogni regola salta, lasciando un irragionevole dubbio che forse non tutti avrebbero previsto.

 

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Più che un singolo titolo o episodio, vale la pena recuperare tutta la serie originale di Ai confini della realtà, un cult al quale – pur non rifacendosi direttamente – il film deve molto, soprattutto come contesto. E poi il Quinto potere del 1976 di Sidney Lumet, che pur non appartenendo al genere horror è certo tra i film più impressionanti e imperdibili ambientati in uno studio televisivo.

Late Night with the Devil

 

 

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
late-night-with-the-devil-la-recensione-del-tv-show-piu-spaventosoAustralia/EAU, 2023 - Regia: Cameron e Colin Cairnes - Interpreti: David Dastmalchian, Laura Gordon, Ian Bliss, Fayssal Bazzi, Ingrid Torelli, Rhys Auteri, Georgina Haig, Josh Quong Tart - Durata: 1h e 32’ - Distribuzione: nd - Uscita: nd