Molto apprezzato e in concorso a Venezia 80, dove la protagonista Cailee Spaeny ha vinto la Coppa Volpi, arriva nelle sale italiane il Priscilla di Sofia Coppola. Al cinema dal 25 marzo, distribuito da Vision Distribution, il film basato sull’autobiografia “Elvis e io – La mia vita con un mito” della signora Presley, moglie del celebre Re del Rock (qui interpretato da Jacob Elordi), è un tuffo in un’epoca sempre molto celebrata, e un nuovo punto di vista sul suo lato oscuro.
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IL FATTO
Quando l’adolescente Priscilla Beaulieu incontra Elvis Presley, già una superstar del rock’n’roll, nel privato scopre qualcuno di completamente diverso: un amore travolgente, un alleato nella solitudine e un amico vulnerabile. Attraverso gli occhi di Priscilla scopriamo il lato nascosto di un grande mito americano, nel lungo corteggiamento e nel matrimonio turbolento con Elvis. Una storia iniziata in una base dell’esercito tedesco e proseguita nella sua tenuta da sogno a Graceland. Una storia fatta di amore, sogni e fama.
L’OPINIONE
La scintillante favola americana, quella di Elvis e Priscilla, viene smontata da Sofia Coppola, che in Priscilla, in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, dà voce alla bambina diventata donna nel giro di poco tempo, alla compagna devota e tradita, all’icona vulnerabile travolta da un matrimonio turbolento, dalla solitudine, dal senso di fallimento. Proprio come Maria Antonietta a Versailles, raccontata al cinema nel 2006 dalla stessa regista, i cui film mettono spesso a fuoco il percorso di formazione di giovani donne alla ricerca del proprio posto nel mondo, Priscilla se ne resta chiusa in una gabbia dorata e protetta, lontana da Hollywood.
La verità al posto della leggenda, l’altra faccia del mito e tutte le fragilità di due personaggi iconici: questo interessa alla Coppola, che lascia però la musica di Presley fuori campo (per questione di diritti) e che se nella prima parte del film ci conduce agilmente nel suo mondo, nella seconda scivola con troppa superficialità e schematicità tra aneddoti che riducono Elvis (Jacob Elordi, star di Euphoria) a una grottesca e sgradevole macchietta senza spessore, mentre la sua Priscilla non ha la statura necessaria a restituirne il dramma.
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Imprescindibile la visione dell’Elvis di Baz Luhrmann, per scoprire l’altra metà della celebre coppia, ma dal 18 aprile al cinema ci sarà anche il completamente diverso Civil War, per chi volesse godersi la poliedricità della giovane Cailee Spaeny.