SI ACCETTANO MIRACOLI

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Italia, 2015 Regia Alessandro Siani Interpreti Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Serena Autieri, Ana Caterina Morariu Sceneggiatura Alessandro Siani, Gianluca Ansanelli, Tito Buffulini Produzione Cattleya con Rai Cinema Distribuzione 01 Durata 1h e 50′

In sala dal 

1 gennaio

Fulvio, tagliatore di teste in un’azienda che decide di eliminare anche lui, reagisce malamente al suo licenziamento e viene affidato alla custodia del fratello Germano, parroco in un paesino del sud Italia, dove il tempo sembra essersi fermato e dove vive anche la sorella Adele. I tre non si vedono da dieci anni, ma l’arrivo di Fulvio getterà lo scompiglio, non solo in famiglia. Per restituire entusiasmo e speranza agli abitanti del sonnolento paesello, l’ex manager orchestra un finto miracolo che spingerà tutti sotto i riflettori.

Il senso di Siani per la favola era evidente sin da Il principe abusivo, dove il protagonista veniva addestrato all’etichetta di corte per stare al fianco di una bionda principessa d’altri tempi e luoghi. Con Si accettano miracoli il comico napoletano, alla sua seconda prova da regista, si spinge oltre nel suo altrove personale, immaginando un luogo fermo più o meno agli anni Cinquanta, idealmente confinante con quello di Pane amore e fantasia. Espediente che gli permette non solo di suggerire la voglia di radici forti e valori ormai estinti, ma anche di evitare ogni volgarità intrecciata ai nostri tempi, sulla scia di Eduardo De Filippo, Totò e Massimo Troisi, i suoi numi tutelari da sempre. La comicità deriva dal contrasto tra Fulvio, corpo estraneo in una realtà decisamente aliena per lui, e un piccolo mondo antico popolato da scugnizzi che sembrano usciti da un film di Hal Roach e che vive secondo ritmi e respiri diversi, come quello con il quale si muove la bella e dolce Chiara, non vedente capace di aprire gli occhi del protagonista. All’ironia si mescola dunque l’inguaribile romanticismo di Siani, che ai suoi cialtroni regala sempre un cuore buono e pulito. A fare da contraltare c’è Fabio De Luigi, a sua volta spaesato in una dimensione nuova, travolta dalla modernità e dal marketing del sacro.

Lontano dagli stereotipi della napoletanità, Siani ha il merito di proseguire nella sua personale ricerca del comico intrecciato con il fantastico dimostrando grande capacità nel creare mondi possibili e nel guidarci dentro i suoi attori. Qui il gioco funziona fino allo svelamento dell’inganno. Poi tutto rallenta, gira un po’ a vuoto e il modo in cui l’irresistibile imbroglione si tira fuori dai guai non è all’altezza delle premesse. Ma Siani è sulla buona strada, non gli resta che andare avanti.

Alessandra De Luca