Catch-22, George Clooney presenta a Roma la sua nuova serie tv

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George Clooney torna in tv. L’attore è protagonista, interprete e produttore dell’attesissima Catch-22, la serie tratta dall’omonimo romanzo antimilitarista di Joseph Heller. Nello show di sei puntate (in onda dal 21 maggio ogni martedì alle 21.15 su Sky Atlantic e su Sky Cinema Uno) l’attore veste l’uniforme del Tenente Scheisskopf antagonista del giovane John Yossarian, a cui presta il volto Christopher Abbott.

 

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Bell’inghippo questo Comma 22. Ma sapete di cosa si tratta? Scopritelo qui. #Catch22

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«Da quando giravamo E.R. – Medici in prima linea è cambiato tutto» ha spiegato Clooney alla conferenza stampa di presentazione di Catch-22. «Quello era l’inizio di un grande cambiamento. Improvvisamente potevi raccontare storie con la stessa qualità del grande cinema». Ed ora Catch-22 è uno dei prodotti più ambiziosi della golden age televisiva. Girata per quattro mesi e mezzo tra Sardegna e Lazio, la serie segue le avventure di uno squadrone di giovani aviatori dell’esercito americano di stanza in Italia: al centro della storia c’è il Capitano John Yossarian (detto YoYo), un bombardiere della USA Air Force che per essere esentato dalle missioni di volo si dichiara pazzo, finendo per incappare nel paradossale Comma-22, che stabilisce che chi è pazzo può chiedere di essere esonerato, ma nel momento stesso in cui lo richiede dimostra di non essere pazzo. Perché solo un pazzo vorrebbe continuare a volare in quelle missioni.

Catch-22

«Yoyo è un esistenzialista e in qualche modo ci assomigliamo» ha raccontato Christopher Abbott. «Il mio personaggio si pone sempre domande, grandi domande. Non solo sulla guerra, ma anche su cosa significhi Dio, cosa sia la paura, che senso ha vivere, che valore ha la paura. Nel corso dei sei episodi Yoyo compie un viaggio complesso: riconosce la follia della guerra e cerca di farsi passare come pazzo per ottenere il congedo, ma gli eventi lo porteranno a perdere veramente il controllo».

Catch-22

A rendere le cose ancora più difficili per il protagonista ci penserà anche l’ambizioso Colonnello Cathcart, continuando ad aumentare il numero di missioni e rinviando così l’agognato congedo di Yossarian. Nell’uniforme di Cathcart troviamo Kyle Chandler: «Lo show mostra come i personaggi vivano in questo teatro di guerra. I più giovani percepiscono la follia di quel contesto che finisce però per diventare la realtà con cui si confrontano ogni giorno. Yoyo cerca di opporsi a tutto questo, combatte. Mentre per il mio personaggio il contesto di guerra è l’unica prospettiva». Portare un po’ di razionalità nel caos generale è il compito del Dott. Daneeka, medico della base militare, che ha il volto di Grant Heslov, produttore e storico braccio destro di Clooney. «Io e George abbiamo parlato molto del motivo per cui si doveva fare adesso questo progetto. Catch-22 racconta la follia della guerra. Il tema è sempre attuale: gli Usa sono in guerra da 17 anni e questo ha un forte impatto sulle nostre vite».

Catch-22

Clooney e Helsov si sono alternati alla regia insieme a Ellen Kuras. «Avere tre registi al lavoro sullo stesso progetto non è affatto semplice. E per realizzare Catch-22 abbiamo girato tutti contemporaneamente: la sfida è stata trovare un punto di vista comune, per poi sviluppare i temi cardine di ogni episodio». E alla “regia corale” fa da contraltare un cast corale dove spiccano Hugh Laurie, l’ex dottor House qui è l’eccentrico Maggiore de Coverley a capo della squadra di stanza nella base di Pianosa, e l’italianissimo Giancarlo Giannini. «Il mio Marcello è il proprietario di un bordello nella Roma appena liberata dagli Alleati» ha raccontato l’attore «Ironico e sfacciato, il mio personaggio interagisce con i giovani soldati, dialoga con loro e si dimostra un vecchio intelligente strano e curioso. Lui è amico di chi ha il potere. E ora sta al fianco degli americani. È quasi una “falange” del mio Pasqualino Settebellezze. Quando George mi ha chiesto di interprerlo non ci ho pensato due volte». E sul set Giannini ha guidato con la sua esperienza i suoi colleghi più giovani: «Erano tutti molto bravi e preparatissimi, ma anche intimiditi all’idea di lavorare con me. Alla fine ci siamo divertiti e lo ammetto: George è un grande regista».

George Clooney, il cast e gli ospiti alla presentazione di Catch-22:

Foto di Andrea Algieri