“IL TRONO DI SPADE 6”: THE WINDS OF WINTER – LA RECENSIONE

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER

«A volte prima di poter dare il benvenuto al nuovo, il vecchio deve essere congedato». Il senso del finale della sesta stagione de Il trono di spade è racchiuso tutto in queste parole.

The winds of winter segna un punto di non ritorno perché nell’episodio più lungo mai andato in onda David Benioff e D.B. Weiss si sono presi tutto il tempo necessario per chiudere alcune storyline, svelare qualche mistero ma soprattutto per imporre un cambio di passo decisivo in vista della chiusura della serie, prevista tra sole 13 puntate. Perciò anche la sequenza di apertura dell’episodio ha un valore aggiunto. La musica di Ramin Djawadi diventa la protagonista assoluta e ci accompagna tra le mura della Fortezza Rossa. Non ci sono parole ma solo silenzi e sguardi carichi di tensione: per Cersei è arrivato il momento della verità. Capiamo subito però che la Lannister ha qualcosa in mente: il suo abito simile ad un’armatura è un’implicita dichiarazione di guerra.

«Io scelgo la violenza», aveva decretato l’alter ego di Lena Headey e così accade. Utilizzando l’altofuoco nascosto nei sotterranei della città la regina distrugge letteralmente tutti i suoi nemici che si erano riuniti nel Tempio di Baelor. I fanatici del Credo con il loro leader, Alto Passero, vengono uccisi insieme a Margaery, Loras e Mace Tyrell. L’azione machivellica e spietata sconvolge il giovane Tommen che decide di suicidarsi. In questo scenario da perfetta tragedia shakespeariana si compie la profezia che voleva la morte di tutti i figli di Cersei ma a soprendere davvero è la bravura di Headey, straordinaria interprete della furia cieca ma glaciale del suo personaggio: una leonessa orgogliosa e fiera che non conosce il perdono. La sua ascesa al trono di spade la consacra immediatamente a nuovo villain della prossima stagione e le probabilità che sarà Jaime fermare la sua escalation sanguinaria diventano sempre più alte.

Ma non c’è tempo per soffermarsi sulle fosche conseguenze degli eventi di Approdo del Re perché anche a Grande Inverno ci sono importanti novità. In un scontro potente e doloroso Ser Davos rivela il coinvolgimento di Melisandre nella morte della piccola Shireen. In questa scena Liam Cunningham ha il volto quasi trasfigurato dalla rabbia ma la sete di vendetta del suo personaggio viene placata dall’intervento del saggio Jon Snow che decreta l’allontanamento della sacerdotessa dal Nord. Prerogative di un leader di fatto ma anche per acclamazione perché finalmente i Lord incoronano il guerriero come loro Re, merito di Lyanna Mormont carismatica quanto la sua interprete Bella Ramsey, l’attrice rivelazione di questa stagione. Gli sceneggiatori decidono però di mettere la ciliegina sulla torta svelando una volta per tutte il mistero sulle origini di Snow: il ragazzo è figlio di Lyanna Stark proprio come milioni di fan teorizzavano da anni.

Per una sequenza che soddisfa gli spettatori ce n’è una che potrebbe aver fatto storcere il naso a qualcuno. Viaggiando alla velocità della luce – supponiamo – Lord Varys ha raggiunto Dorne per un summit con le Serpi delle Sabbie e Lady Olenna. La storyline più contestata dello show viene quindi salvata all’ultimo episodio facendo intervenire due pesi massimi. Risultato? Il pubblico tira un sospiro di sollievo giusto un attimo prima di realizzare che un altro alleato si è unito alla causa della potentissima Khaleesi che dispone di: un’enorme flotta, tre draghi ed un Primo cavaliere fuori dal comune, ovvero, Tyrion. Quanto sembrano lontani i tempi in cui Lannister era la pecora nera della famiglia.

Il complesso personaggio di Peter Dinkalge si è evoluto costantemente diventando negli anni un punto di riferimento imprescindibile per lo show. Sarà lui a guidare la Madre dei draghi alla conquista dei Sette Regni ma le ambizioni della coppia dovranno fare i conti con: l’ambigua collaborazione tra Lord Baelish e Sansa, sempre più padrona del suo destino; e la sete di vendetta di Arya di cui ci viene dato un assaggio quando la ragazzina uccide Walder Frey. Quel pasticcio di carne offerto in pasto al traditore è degno di Hannibal Lecter perciò la brutalità sarà sul menù anche dei prossimi episodi. In tutto questo trionfo di sangue e simboliche riconciliazioni con il passato però si rischia di sottovalutare un fatto importante: la terribile minaccia degli Estranei incombe su tutti i protagonisti ma dovremo attendere fino ad aprile 2017 prima che i venti dell’inverno scatenino una bufera su Westeros.