Trento Film Festival 2023, assegnati i Premi Lizard e Mario Bello

Dopo i cinque riconoscimenti di ieri, tocca a Churchill e Pasang

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Trento Film Festival, Pasang

Continuano le proiezioni al Trento Film Festival 2023, e continuano le premiazioni. Assegnati altri due riconoscimenti speciali offerti da associazioni o enti partner del Festival, attribuiti da giurie indipendenti. Premi, come di consueto, consegnati in occasione della proiezione del film vincitore, direttamente in sala.

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Il Premio Lizard – Viaggio e avventura, istituito da Lizard nel 2021 per premiare il film che esprime in maniera più efficace il senso del viaggio inteso come momento di contatto con la natura, con culture, usi, costumi e tradizioni, viene assegnato a Churchill, Polar Bear Town di Annabelle Amoros, affresco vero, ironico e spiazzante di quanto l’uomo sia estraneo alla natura che lo circonda. Il film e uno sguardo, lucido e senza appello, su quell’incapacità di rapportarsi al mondo e di sentirsi parte di un tutto che sembra condannarci a non comprendere e vedere ciò che già si presenta come una tragedia annunciata.
Il premio sarà consegnato alle 15.00 in sala 3 al Multisala Modena.

Trento Film Festival, Churchill
Churchill, Polar Bear Town

Il Premio Mario Bello, istituito dal Centro di Cinematografia e Cineteca del CAI, che premia il film che rispecchi i valori e gli ideali del Cai e che rappresenti l’alpinismo nei suoi molteplici aspetti di avventura umana, culturale, tecnica, di rispetto dell’ambiente e di valorizzazione e promozione delle popolazioni che vivono nelle terre alte e delle loro culture e tradizioni, va a Pasang: In the Shadow of Everest di Nancy Svendsen.
Questa la
motivazione della giuria: “Nel 1993 una donna nepalese prova a salire l’Everest, animata da ambizione, determinazione e coraggio, con la consapevolezza che esistono cause per le quali si può mettere in secondo piano la propria quotidianità e accettare sacrifici, disagi e pericoli, in vista di un risultato più importante. L’imponente partecipazione popolare al suo funerale ne ripaga in parte il sacrificio e rende il messaggio ancora più emozionante.
Il premio sar
à annunciato al Supercinema Vittoria alle 18.45.

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“Il livello dei film che quest’anno hanno concorso al Premio Mario Bello ha portato la giuria ad un attento lavoro e a un confronto acceso. E’ sempre positivo quando il cinema innesca discussioni, vuol dire che i messaggi sono forti, la tecnica cinematografica di livello, la narrazione accurata”, afferma Monica Brenga, presidente del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, che sottolinea come la protagonista, oltre all’essere donna, sia soprattutto una persona: “‘Persona’ nel suo senso etimologico, dall’etrusco maschera, per poi diventare in latino ‘Personaggio’. Del resto, trovo che il film abbia una costruzione narrativa come una tragedia classica, dove la protagonista sfida la sua comunità per andare oltre le regole imposte, passando dalla sfida agli Dei. Ne e ben consapevole, ma va oltre la sua vita per aprire vie inesplorate alle donne del suo popolo e alle sue figlie: non solo vie sulle montagne, ma nei diritti di parità e opportunità”.