Avatar, molto diverse le prime reazioni al film di James Cameron

Il regista mostra fiducia e spunta una versione 1.5 'di lavorazione'

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James Cameron Avatar

Non proprio il plebiscito entusiasta che si credeva, e che molti continuano a dipingere, ma quasi. Le prime reazioni alle anteprime dell’Avatar – La via dell’Acqua con cui James Cameron è tornato sul pianeta di Pandora a distanza di oltre dieci anni dalla prima volta, fanno registrare grande entusiasmo, ma anche alcune – interessanti – opinioni diverse. Che non sembrano aver fiaccato la fiducia del regista, soprattutto in considerazione dell’apertura del mercato cinese, del quale si scopre una curiosa versione 1.5 del sequel, ‘di lavorazione’.

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Un “capolavoro visivo“, “Ipnotico“, per quello che EW definisce come “un Balla coi lupi e Free Willy per la Generazione Z“, ma anche “sciocco e molliccio” e “noioso“, almeno nella sua prima ora (delle tre complessive), sono solo alcune delle prime critiche ricevute dal kolossal che dal 16 dicembre verrà distribuito anche in Cina, con tutto ciò che questo potrà comportare a livello di incassi.

“Non me ne preoccupo – ha risposto il regista a Variety, dopo le ultime dichiarazioni sull’intenzione di non girare gli ultimi capitoli della saga, ammesso che ci si arrivi. – Non penso che tutto quello che fai artisticamente nella vita dovrebbe essere determinata da troll e oppositori. Uno va dove pensa sia giusto. In un certo senso, lo fai per te stesso. Ma i miei gusti personali sono così da colletti blu e generali, e non esoterici, che se mi piace il mio film, so che ad altre persone piacerà. Alla fine è davvero molto semplicistico”.

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Un elemento in più, rispetto ai tanti emersi in questi giorni di promozione, viene semmai da Sam Worthington, tra i protagonisti del film, che durante un recente incontro ha raccontato come Cameron abbia aiutato lui e la sua partner Zoe Saldana con una versione dello script che fungesse da storia ‘intermedia’, tra il primo e il secondo film, per spiegare loro meglio cosa fosse accaduto nel periodo intercorso:

“Jim mi ha dato una sceneggiatura che era un ‘Avatar’ 1.5, di per sé incredibile, dettagliata e piena di ciò su cui hanno lavorato per superare l’intervallo. Penso che sia stata una parte di Jim che si è reso conto che la storia parlava di loro come guerrieri e che affrontano le battaglie e cose del genere […] Voleva esplorare questa dinamica familiare e l’evoluzione naturale della storia d’amore. Un buon punto di partenza per capire come colmare quel vuoto che mancava”.

Di seguito alcune delle reazioni alla visione in anteprima di Avatar – La via dell’Acqua