Bassifondi, la recensione dei senzatetto di Trash Secco

I fratelli Fabio e Damiano D'Innocenzo firmano la sceneggiatura del film

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Bassifondi, Gabrile Silli e Romano Talevi

Per chi non lo avesse già incontrato come artista e videomaker, o come regista del cult censurato Nefasto, Trash Secco arriva al cinema dal 15 giugno. Da quando, in pratica, Cloud 9 distribuisce il suo Bassifondi, esordio vero e proprio nel lungometraggio nel quale si intrecciano piani e relazioni, soprattutto familiari e affettive. Tanto nell’origine del film (nato da una passeggiata di Francesco Pividori – questo il vero nome del regista – e suo fratello), quanto nel suo sviluppo (affidato a una coppia di sceneggiatori come i fratelli Fabio e Domenico D’Innocenzo) e messa in scena, dominata dai due ‘amici diversi’ protagonisti.

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IL FATTO:

Sulle rive del Tevere, tra topi e sporcizia, vivono i due senzatetto Romeo (Gabriele Silli) e Callisto (Romano Talevi). Amici con caratteri diametralmente opposti, camminano per le strade della Capitale cercando soldi e cibo, scherzando e soffrendo sulla loro solitudine e sull’amarezza della vita. La loro esistenza randagia è sconvolta quando Romeo diventa cieco per una malattia improvvisa e Callisto si ritrova a dover badare al suo amico, dimostrandogli fino all’ultimo il suo affetto.

L’OPINIONE:

Partendo da un soggetto scritto con i Fratelli D’Innocenzo e Greta Scicchitano, Trash Secco mette in scena un racconto tenero e amaro con passione, forte della sua versatilità già dimostrata come regista di video musicali e del mockumentary Nefasto: er mostro de zona (2012). Oltre che storia di amicizia fraterna, Bassifondi è un film su Roma come palude, luogo in stato terminale attraversato da due protagonisti eccellenti. Dopo un inizio secco e realista, il film punta progressivamente su un approccio simbolico che lo fa arrivare ad un finale “fantastico”, in cui l’iconografia cristiana compare in mezzo a fumi e luci da rave. L’insieme, fatto di spunti originali e omaggi alla tradizione cinematografica pasoliniana, è sorretto dall’energia icastica e dal senso del ritmo del regista, che dirige splendidamente i suoi interpreti e s’avvale della fotografia di Valentina Belli.

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Accattone di Pasolini, capostipite di un’autentica tradizione narrativa sul sottoproletariato e sulla Roma popolare nella contemporaneità; Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola, racconto acido post-pasoliniano sulle borgate; Imperatore di Roma di Nico D’Alessandria, incentrato sulla vita del tossicodipendente Gerardo Sperandini; la trilogia dei lungometraggi narrativi di Claudio Caligari.

di Antonio Canzoniere

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
bassifondi-la-recensione-dei-senzatetto-di-trash-seccoItalia, 2023. Regia Trash Secco. Con Romano Talevi, Gabriele Silli. Distribuzione Cloud 9. Durata 1h e 34'.