In concorso all’ultimo Festival di Cannes e di passaggio ad Alice nella città 2023, arriva nelle sale dal 9 novembre con Academy Two Club Zero, diretto dall’austriaca Jessica Hausner (Lourdes, Amour fou).
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IL FATTO
Quando entra nel corpo docenti di un liceo privato internazionale, Miss Novak introduce un innovativo ed estremo corso di alimentazione consapevole basato sulla privazione, secondo il quale è necessario ridurre al minimo l’assunzione di cibo per avere una vita più salutare. L’idea fa particolarmente presa su cinque alunni con i quali l’insegnante instaura un rapporto manipolatorio e che decidono di creare il Club Zero, un circolo esclusivo basato sulla dottrina di Novak. Insegnanti e genitori non si accorgono subito di quello che sta accadendo fino a quando qualcuno si rende conto che qualcosa non va.
L’OPINIONE
L’austriaca Hausner (Lourdes, Amour fou) parte da paure, ossessioni e cortocircuiti tutti contemporanei – cambiamenti climatici, sostenibilità, inadeguatezza dell’istituzione scolastica, salutismo, forma fisica, vuoti morale e culturali, solitudine – per raccontare un conflitto generazionale che si gioca sul campo di battaglia dell’alimentazione.
Programmaticamente all’incrocio tra dramma e com- media, la regista e sceneggiatrice guarda al cinema freddo, rigoroso e stilizzato del suo connazionale Ulrich Seidl e tiene a bada tra precise geometrie emotive il materiale magmatico della sua favola nera e radicale sulla distanza, parabola dei nostri tempi. Ma se i temi che affronta sono tutt’altro che banali, l’attenzione maniacale e compiaciuta per la messa in scena, condita da attente scelte cromatiche, prevale sulla psicologia e sull’empatia dei personaggi soffocando nel manierismo stilistico molte ambizioni di riflessione sociologica che delinei i veri contorni del problema.
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