Non è più lui Il Signore degli Anelli, nonostante due trilogie dedicate alle storie create da J.R.R. Tolkien e un primo contatto da parte dei produttori della nuova serie Prime Video Gli anelli del potere. E’ lo stesso Peter Jackson a raccontare quanto accaduto, e di come di fatto sia stato ignorato dopo un sondaggio sulla sua disponibilità a partecipare al prequel che lo avrebbe riportato nella Terra di Mezzo.
LEGGI ANCHE: Gli anelli del potere, la featurette anticipa il Legendarium di J.R.R. Tolkien
Intervistato dal The Hollywood Reporter’s Awards Chatter podcast, il sessantenne regista neozelandese ha parlato della sua passione per gli effetti visivi, l’incredibile genesi della sua epica e della scomparsa di un collaboratore di lunga data che lo ho portato a concentrarsi sul documentario, e sui suoi progetti relativi ai Beatles. Ma non solo.
Era il 2018 quando Jackson rivelava a Metro UK “penso che ci manderanno delle bozze per vedere se possiamo dare una mano”. Un’attesa che oggi ricorda così: “Mi chiesero se volevo essere coinvolto, e dissi: ‘Questa è una domanda impossibile alla quale rispondere senza vedere una sceneggiatura – racconta del contatto avuto con sua moglie e co-sceneggiatrice Fran Walsh. – Ma le sceneggiature non sono mai comparse. E quella è l’ultima cosa che ho sentito”.
LEGGI ANCHE: Peter Jackson annuncia un nuovo progetto sui Beatles con Paul McCartney e Ringo Starr
Un vero e proprio ‘Ghosting‘, come in molti si sono affrettati a definirlo. Anche se fortunatamente il regista e produttore non sembra averne patito gli effetti, e sostiene di “non lamentarsi” dell’accaduto e che anzi – da spettatore – non vede l’ora che arrivi il tanto atteso 2 settembre per godersi il prequel delle sue trilogie e la nuova versione dei personaggi che lui stesso ha fatto riscoprire al mondo.
“Lo guarderò. Non sono il tipo che desidera il male altrui – ha chiuso la questione. – Fare film è già abbastanza difficile. Se qualcuno fa un buon film o un programma TV, è qualcosa da celebrare. L’unica cosa che aspetto è vederlo come uno spettatore perfettamente neutrale”.
Dichiarazione talmente conciliante e positiva che gli Amazon Studios hanno voluto rispondergli con una dichiarazione affidata al solito THR, nella quale hanno insistito sulla loro intenzione – e obbligo – a “mantenere la serie distinta e separata” dai film, pur ribadendo “il massimo rispetto” per il regista e il suo lavoro e l’entusiasmo per il fatto che che non veda l’ora di guardare Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere.