Grease, 5 curiosità del cult in tv dopo la morte di Olivia Newton-John

Stasera si torna alla Rydell con John Travolta e le Pink Ladies

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Grease, Olivia e John Travolta

Il 16 giugno del 1978 nei cinema degli Stati Uniti arrivava Grease, un momento epocale per un cult del quale il 30 agosto festeggeremo i 45 anni dell’uscita italiana. E che stasera torna in tv, su Canale 5 alle 21:20, per la prima volta dopo la morte di Olivia Newton-John, venuta a mancare la scorsa estate. Quale miglior occasione per ricordare la sua Sandy, il Danny di John Travolta e alcune curiosità di uno splendido, divertente, commovente e coinvolgente omaggio musicale all’età d’oro del Rock’n’Roll e ai favolosi anni ’50.

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Dopo il 40° anniversario del 2018 si prepara una grande festa, dunque, almeno a vedere quanto il film e i suoi protagonisti – e la sua leggendaria colonna sonora – siano ancora nel cuore del pubblico. Quello di oggi come quello di ieri, a vedere il video appena pubblicato da John Travolta sull’arrivo suo e di Olivia Newton-John alla première di Los Angeles:

 

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Sinossi:

Dopo aver passato insieme le vacanze estive, ed essersi separati affettuosamente, Danny e Sandy si ritrovano all’inizio dell’anno scolastico alla Rydell High School. Qui Sandy conosce le Pink Ladies capeggiate da Rizzo, ma scopre un Danny diverso, imbarazzato dal mostrare agli amici T-Birds il suo lato più tenero. Quando però lei inizia a uscire con altri, la gelosia spinge Danny a invitarla alla gara di ballo della scuola. Dove però non tutto va come previsto. Dopo la gara automobilistica contro i rivali Scorpion, è nel momento della consegna dei diplomi che i due si ritroveranno in un gran finale entrato nella storia del musical.ì

Le curiosità di Grease:

 

1. Grease sì, Grease no

Per incredibile che possa sembrare, era il 2021 quando il film venne definito “omofobo” e “sessista” scatenando una serie di incredibili polemiche dopo la messa in onda del film sulla BBC 1. Condannato per il suo “incitare allo stupro”, fu la stessa Olivia Newton-John a minimizzare, spezzando una lancia a favore della “storia semplice da non prendere troppo sul serio” da lei interpretata.

Che, per altro, solo l’anno prima era stata considerata “tesoro culturale” e inserita nell’elenco dei titoli considerati “culturalmente, storicamente o esteticamente significativi” dalla National Film Preservation Board della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

 

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