Migliaia di persone stanno andando al cinema in questi giorni (qui tutte le sale) per rivedere lo splendido film dello Studio Ghibli che Lucky Red ha riportato in sala per i giorni di Ferragosto (e fino al 16 agosto), il modo giusto per celebrare Il mio vicino Totoro scritto e diretto da Hayao Miyazaki che proprio nel 2023 festeggia i suoi 35 anni. Un titolo del quale vogliamo ricordare alcune intriganti curiosità, mentre dall’altra parte del mondo il Giappone impazzisce per l’ultimo capolavoro del maestro forse prossimo al ritiro.
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Una tappa tra le più attese della rassegna “Un mondo di sogni animati” che proseguirà fino a fine mese con Si alza il vento (a 10 anni dalla sua uscita), al cinema dal 24 al 30 agosto, e che nelle scorse settimane aveva riportato in sala Ponyo sulla scogliera, Kiki – Consegne a domicilio e Laputa – Il castello nel cielo.
Sinossi:
Le sorelline Satsuke e Mei (11 anni la prima, 4 la seconda) si trasferiscono insieme al padre in una nuova casa, in campagna, in attesa che la madre venga dimessa dal vicino ospedale. Per le due bambine inizia un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, abitato da creature fantastiche: dai nerini del buio, spiritelli della fuliggine che occupano le vecchie case abbandonate, visibili solo agli occhi dei bambini, a buffi esseri di pelo di varie dimensioni, tra cui Totoro, una creatura grigia e morbida dall’aspetto un po’ pittoresco, una sorta di incrocio tra un orso e un grosso gatto. Totoro è uno spirito buono della foresta, colui che porta il vento, la pioggia, la crescita. Vederlo è un privilegio! Insieme a lui, Satsuke e la piccola Mei vivranno avventure straordinarie.
Le curiosità di Il mio vicino Totoro:
1. Totoro
Divenuto la mascotte – e l’immagine ufficiale – dello Studio Ghibli fondato nel 1985 da Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma, il personaggio di Totoro si è conquistato questo onore sul campo. Quando la commercializzazione di peluche e giochi ha fatto sì che gli Studios potessero sanare il bilancio in rosso per gli elevati costi di produzione degli altri film.
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