La scrittura, il cinema, il ritiro: Quentin Tarantino si confessa

Non solo la sua Hollywood al centro della lunga intervista di Deadline.

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Quentin Tarantino
Quentin Tarantino

Son passati due anni dal suo ultimo C’era una volta a… Hollywood, storia alla quale lo stesso Quentin Tarantino ha voluto dare una seconda vita con la ‘novelization‘ incaricatagli dalla casa editrice HarperCollins. Un’esperienza della quale il regista ha ampiamente discusso nella lunga intervista esclusiva pubblicata da Deadline, nella quale si è tornati a parlare anche del suo ipotetico prossimo ritiro, della famiglia e del secondo libro previsto dal suo contratto editoriale, il Cinema Speculation che l’editore descrive come “un’immersione profonda nei film degli anni ’70, un ricco mix di saggi, recensioni, scritti personali, allettanti what if”.

“Durante i cinque o sei anni in cui ho scritto la sceneggiatura, ho continuato a scrivere cose che sapevo non sarebbero mai state nel film, solo per conoscere i personaggi”, ha chiarito Tarantino riguardo l’origine di quello che per Elisabetta Sgarbi, publisher della Nave di Teseo, è “Un vero romanzo che precede il film, e che del film è stato ispirazione”.

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Un’occasione per “approfondire i dettagli di questo tipo di storia, che tutti i personaggi stanno vivendo”, ma che sembra averlo ingolosito al punto da allargare lo sguardo. Intanto alla sua antica passione per il Western:

Mi piaceva l’idea di provare a scrivere un romanzo western. Ricordo durante gli incontri con diversi editori, ce n’era una davvero fantastica, con cui alla fine non ho firmato, alla quale ho chiesto cosa ne pensasse del capitolo ‘Lancer’. E lei: “probabilmente sono i capitoli meglio scritti del libro, perché non stai cercando di sembrare te. Stai cercando di sembrare Louis L’Amour, facendo un buon lavoro”.

Un altro progetto nel cassetto, forse, anche se la possibilità che si possa trarre una serie tv legata a Lancer, la serie western interpretata da Leonardo DiCaprio sullo schermo non è poi così peregrina se il nostro Quentin ipotizza: “Posso immaginare che se dessi da leggere il libro a Robert Rodriguez potrebbe tornare con un ‘Ehi, voglio fare un film su Lancer’. A quel punto gli direi ‘Vai avanti'”.

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Anche perché durante la preparazione del film, per dare maggior background e credibilità al personaggio di Rick Dalton, il regista di Knoxville era arrivato a scrivere diversi episodi della serie immaginaria. Che all’epoca aveva detto che avrebbe voluto dirigere… e oggi?

Abbiamo vissuto la pandemia. Era tutto chiuso. Ora non voglio farlo, stavo lavorando al libro, e sto ancora lavorando al mio libro sul cinema. Ma ho scritto quegli episodi. Sony e Tom Rothman hanno detto: “Faremo quello show se vuoi farlo”. Probabilmente sarà tra un paio d’anni da oggi, vedremo.

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Il ché sembrerebbe rimandare ulteriormente – sine die? – l’annunciato ritiro dalle scene di Quentin Tarantino. Che non sembra più averlo messo in cima alle sue priorità, anche grazie all’equilibrio trovato con la moglie Daniella Pick che gli permette di conciliare il lavoro e le gioie familiari con il piccolo Leo.

Guarda, non ho intenzione di cambiare i miei piani in questo momento, ma non sono ancora andato in pensione. E ho ancora un altro film da fare.