My Son Hunter, Gina Carano nel biopic su Biden atteso dai complottisti

La stessa attrice annuncia in un video la sua partecipazione.

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In un video pubblicato dal canale Youtube dell’organizzazione fondata da Ann McElhinney e Phelim McAleer, è la stessa Gina Carano ad annunciare la sua partecipazione al biopic My Son Hunter di Robert Davi, sullo stile di vita del figlio del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e le accuse di corruzione nei confronti della Casa Bianca.

Produttori, i due registi irlandesi, conservatori e dichiaratamente di destra, tanto apprezzati da Donald Trump, che nel 2020 li incontrò per parlare del loro progetto sulla strumentalità delle accuse contro l’ex Presidente.

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Nel nuovo film, l’attrice sarà un’agente dei servizi segreti che indaga sulla vita del giovane Hunter Biden, e sui suoi affari milionari con entità straniere di proprietà degli “oligarchi cinesi, russi e ucraini” dei quali parla McAleer. Che definisce la storia “una voce di verità” e “una commedia sardonica sui rapporti della famiglia Biden”, dallo “stile di vita festoso di Hunter Biden” alle “losche relazioni di suo padre”.

Con lei, nel cast, ci saranno anche Laurence Fox (Lewis, Victoria) nei panni di Hunter Biden e John James (Dynasty) in quelli del padre, il Presidente Joe Biden. Che la Carano comprende nei suoi ringraziamenti:

“La storia, il cast, la troupe, le persone, sono ciò che rende grande l’arte, e ciò che stiamo facendo. Sono entusiasta di lavorare con attori incredibili, un regista visionario e alcuni nuovi amici come produttori. La sceneggiatura è stata immediatamente intrigante e incredibilmente esilarante per me, soprattutto dopo essere stata recentemente coinvolta dalla politica. Robert Davi è una persona che mi ha contattato non appena sono stato “cancellata” nel febbraio 2021. Ho firmato per lui e per uno dei miei esseri umani preferiti, Laurence Fox. Entrambi sono sempre stati attori che adoro guardare e ora sono entrambi diventati miei amici e mentori. La ciliegina sulla torta è stata incontrare John James, un uomo carismatico e adorabile, selvaggiamente divertente. È un vero piacere essere in prima linea in una narrazione rivoluzionaria”.

Qui il video in questione:

Meno di un anno fa, con un tweet giudicato omofobo e antisemita, Gina Carano aveva scatenato una dura reazione che aveva portato al suo licenziamento da The Mandalorian. Appoggiata dalla destra, indignata con la Lucasfilm per aver “cercato un motivo” per disfarsi dell’attrice e per una tale manifestazione di “cancel culture“, si era definita “bullizzata  e sostenuta da Ben Shapiro, che con il Daily Wire si era impegnato ad aiutarla nella sua carriera.

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Lasciata anche dalla propria agenzia di comunicazione UTA per gli stessi motivi, la Carano aveva rincarato la dose su TikTok arrivando a paragonare il governo degli Stati Uniti alla Germania nazista. Riuscendo comunque ad essere ingaggiata dalla stessa divisione produttiva del Daily Wire per il western Terror on the Prairie, diretto da Michael Polish e interpretato con Nick Searcy, e le cui riprese sarebbero iniziate il mese scorso. Ora, My Son Hunter.