Oscar 2024, la short list della Francia e i candidati stranieri

Molti i titoli importanti che potrebbero finire nella cinquina dei nominati

0
Oscar

Dopo le anteprime, e prima della presentazione a Venezia 80, qualcuno aveva persino sperato che il Coup de Chance di Woody Allen potesse rappresentare la Francia ai prossimi Oscar, tra i candidati al Miglior Film Internazionale (o in lingua straniera, per chi continui a preferirlo), ma invano. Al momento la short list selezionata dall’apposito comitato transalpino conta infatti tutt’altri titoli, chiamati a riportare in patria una statuetta che manca da oltre trent’anni.

LEGGI ANCHE: Oscar 2024, Justine Triet furiosa per l’esclusione

Questi i cinque film scelti da Sabine Chemaly e Tanja Meissner, i produttori Patrick Wachsberger e Charles Gillibert, il regista Olivier Assayas, la regista Mounia Meddour e il compositore Alexandre Desplat:

Anatomie d’une chute di Justine Triet
La Passion de Dodin Bouffant di Trần Anh Hùng
Goutte d’Or di Clement Cogitore
Le Règne animal di Thomas Cailley
A passo d’uomo (Sur les chemins noirs) di Denis Imbert

AGGIORNAMENTO:

Il prescelto dalla commissione è stato La Passion de Dodin Bouffant di Trần Anh Hùng

Di seguito la lista – costantemente aggiornata – degli altri film scelti dalle diverse nazioni per cercare di conquistare l’Oscar per il Miglior Film Internazionale, a partire dal ritorno del Pawo Choyning Dorji di Lunana dagli splendidi nuovi film del finlandese Aki Kaurismaki e di Wim Wenders (candidato per un Paese diverso dal proprio) tanto apprezzato al Festival di Cannes:

ARGENTINA: Los delincuentes di Rodrigo Moreno
AUSTRALIA: Shayda di Noora Niasari
ARMENIA: Amerikatsi di Michael A. Goorjian
BANGLADESH: No Ground Beneath the Feet di Mohammad Rabby Mridha
BHUTAN: The Monk and the Gun di Pawo Choyning Dorji
CANADA: Rojek di Zaynê Akyol
CILE: The Settlers di Felipe Gálvez
COREA DEL SUD: Concrete Utopia di Um Tae-hwa
DANIMARCA: Bastarden (The Promised Land) di Nikolaj Arcel
GERMANIA: Das Lehrerzimmer (The Teachers’ Lounge) di Ilker Çatak
EGITTO: Voy! Voy! Voy! di Omar Hilal
ESTONIA: Smoke Sauna Sisterhood di Anna Hints
FILIPPINE: Iti Mapukpukaw (The Missing) di Carl Joseph E. Papa
FINLANDIA: Fallen Leaves di Aki Kaurismäki (la recensione)
FRANCIA: La Passion de Dodin Bouffant di Trần Anh Hùng
GIAPPONE: Perfect Days (la recensione)
GIORDANIA: Inshallah a Boy di Amjad Al-Rasheed
HONG KONG: A Light Never Goes Out di Anastasia Tsang
INDONESIA: Autobiography di Makbul Mubarak
IRAN: Negahban-e shab (The Night Guardian) di Reza Mirkarimi
IRLANDA: In the Shadow of Beirut di Stephen Gerard Kelly
ISRAELE: Seven Blessings di Ayelet Menahemi
ITALIA: Io Capitano di Matteo Garrone
MACEDONIA del NORD: Housekeeping for Beginners di Goran Stolevski (premiato a Venezia)
MALESIA: Tiger Stripes di Amanda Nell Eu (premiato a Cannes)
MAROCCO: Kadib Abyad (The Mother of All Lies) di Asmae El Moudir
MESSICO: Totem di Lila Avilés
NEPAL: Halkara di Bikram Sapkota
NIGERIA: Mami Wata di CJ Obasi
OLANDA: Sweet Dreams di Ena Sendijarević
PAKISTAN: In Flames di Zarrar Kahn
POLONIA: The Peasants di DK Welchman (Dorota Kobiela) e Hugh Welchman
PORTOGALLO: Mal Viver di João Canijo
REGNO UNITO: The Zone of Interest di Jonathan Glazer (la recensione)
REPUBBLICA CECA: Brothers di Tomáš Mašín
ROMANIA: Do Not Expect Too Much From the End of the World di Radu Jude
SINGAPORE: The Breaking Ice di Anthony Chen
SPAGNA: La società della neve di J.A. Bayona (teaser trailer)
SUDAN: Goodbye Julia di Mohamed Kordofani (premiato a Cannes)
SVEZIA: Opponent di Milad Alami
SVIZZERA: Thunder di Carmen Jacquier
TAIWAN: Marry My Dead Body di Cheng Wei-hao
TAJIKISTAN: Melody di Behrouz Sebt Rasoul
TUNISIA: Four Daughters di Kaouther Ben Hania
TURCHIA: About Dry Grasses di Nuri Bilge Ceylan
UNGHERIA: Four Souls of Coyote di Áron Gauder
VENEZUELA: La sombra del sol di Miguel Ángel Ferrer
YEMEN: The Burdened di Amr Gamal