2. Rollerball, stunt protagonisti
È indicativo che si fosse sparsa la voce che durante le riprese alcuni degli stunt fossero morti, ma è un fatto che furono molti a uscire infortunati dalle sequenze più dure. Un impegno tale che gli Studios decisero di riconoscere – per la prima volta nella storia per una grande produzione – citando i nomi degli stunt nei titoli di coda per il contributo dato alla riuscita del film. Tra questi, si nota il nome del wrestler professionista inglese Mark Rocco (che poi utilizzò proprio “Rollerball” come soprannome).
Tra i sacrifici chiesti alle comparse, ci fu anche quello di tagliare i propri capelli – generalmente lunghi, secondo la moda del momento – in modo che il film non fosse troppo caratterizzato o databile. In questo caso, la ricompensa fu economica, visto che venne loro corrisposto uno stipendio aggiuntivo.
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3. Irresistibile Rollerball, quanti fan
Per quanto Norman Jewison lo considerasse una metafora dello sforzo creativo dell’artista, costretto a lottare contro la mediocrità imprenditoriale di Hollywood e il suo “pensiero di gruppo esecutivo“, la maggior parte della gente lo ha sempre visto come un gioco irresistibile e avvincente…
Tanto i membri del cast, le comparse e gli stunt – che giocavano a Rollerball anche nelle pause delle riprese – quanto una insospettabile come J. K. Rowling, che da appassionata del film pare si sia ispirato a esso per la creazione del Quidditch inserito nei libri di Harry Potter.
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